In un momento così delicato, per dare un senso di speranza al Paese, The European House – Ambrosetti, con tutti i partner della 1° Edizione della Community Valore Acqua per l'Italia, ha deciso di mantenere l'evento di presentazione del Libro Bianco "Valore Acqua per l'Italia", convertendolo in un evento 100% digital.
Oggi più che mai, una filiera dell'acqua efficiente e sostenibile è una questione sistemica, con ricadute sullo sviluppo del Paese e sulla quotidianità di cittadini e imprese: partendo da queste riflessioni, come 1° "think tank" in Italia, The European House – Ambrosetti ha deciso di avviare nel 2019 la Community Valore Acqua per l'Italia, una piattaforma multi-stakeholder, dedicata alla gestione della risorsa acqua come driver di sostenibilità e sviluppo.
Ad oggi fanno parte della Community Valore Acqua per l'Italia alcune tra le realtà più avanzate della filiera idrica del Paese; ne sono main partner: Acquedotto Pugliese, Celli Group, SMAT, MM e Gruppo CAP; partner: ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) e Schneider Electric; junior partner: SOTECO (trattamento delle acque primarie, depurazioni reflui civili ed industriali e gestione e manutenzione di impianti), RDR (specializzata in progettazione, costruzione e gestione di opere acquedottistiche e impianti di trattamento) e Consorzio Idrico Terra di Lavoro (gestione del servizio idrico integrato della provincia di Caserta).
L'acqua è una risorsa scarsa e sempre più strategica: il 25% della popolazione mondiale si trova già oggi in una condizione di stress idrico. L'evoluzione demografica, la crescente urbanizzazione e i cambiamenti climatici concorrono a sottoporre la risorsa idrica ad uno stress senza precedenti nel mondo.
Le analisi dell'Osservatorio della Community Valore Acqua per l'Italia mostrano che la gestione dell'acqua nel nostro Paese ha molte ombre. L'Italia
-ha una rete infrastrutturale deficitaria e con un tasso di dispersione elevato: circa il 60% delle infrastrutture della rete idrica italiana ha più di 30 anni, il 25% ha più di 50 anni e quasi la metà dell'acqua prelevata viene dispersa lungo la rete idrica (rispetto al 23% della media UE);
-è in fondo alla classifica europea per investimenti nel settore idrico, con 40 Euro per abitante all'anno (60 euro in meno per abitante rispetto alla media europea). Secondo le stime dei consulenti di The European House – Ambrosetti sarebbero necessari 3,6 miliardi di euro in più ogni anno per allinearsi alla media europea e 12,2 miliardi di euro all'anno per allinearsi alla media dei tre best performer europei (Slovenia, Svizzera e Norvegia);
-è il Paese più idrovoro in Europa con 160 metri cubi di acqua ad uso potabile prelevata da ogni abitante all'anno (il doppio della media europea, due volte la Francia e quasi tre volte la Germania) e 188 litri pro capite annui di acqua minerale in bottiglia, che posizionano l'Italia primo Paese al mondo;
-deve accelerare la transizione verso modelli sostenibili di gestione delle acque: si posiziona al 21° posto sui 28 Paesi europei, considerati nell'indice "Valore Acqua verso lo Sviluppo Sostenibile", con un punteggio di 4,91 su una scala da 1 (minimo) a 10 (massimo). L'Osservatorio della Community Valore Acqua per l'Italia ha effettuato un lavoro approfondito per valutare come una gestione efficiente e sostenibile della risorsa acqua impatti sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L'analisi mette in luce che la risorsa acqua impatta su 10 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e 53 dei 169 target.
Ci sono, però, anche alcune buone notizie. L'Italia:
-ha una dotazione tecnologica all'avanguardia in ambito idrico. Oltre due terzi degli impianti di depurazione del Paese presentano un livello di tecnologia avanzata (rispetto al 40% della media UE) e con 64 richieste di brevetto nel campo delle tecnologie ambientali, nell'ultimo anno, l'Italia si posiziona al quinto posto tra i 28 Paesi europei;
-ha consolidate competenze lungo la filiera dell'acqua: con 20 citazioni per pubblicazioni sul tema acqua, l'Italia si posiziona all'ottavo posto tra i Paesi europei;
-può contare su una base industriale rilevante. Per qualificare la rilevanza della filiera dell'acqua, l'Osservatorio della Community Valore Acqua per l'Italia ha ricostruito, per la prima volta, la catena del valore nazionale dell'acqua, realizzando un database con i dati economici pluriennali di 2 milioni di aziende operanti nella filiera idrica estesa, per un totale di oltre 20 milioni di osservazioni.
Occorre promuovere con forza un'azione integrata per accompagnare la "transizione sostenibile" anche in Italia, similmente a quanto già avviene in alcuni Paesi europei. La Community Valore Acqua per l'Italia ha realizzato un decalogo di proposte d'azione per favorire lo sviluppo della filiera dell'acqua ed incentivare una gestione idrica efficiente e sostenibile. Ulteriori informazioni sono disponibili nel Libro Bianco, scaricabile al sito https://www.ambrosetti.eu/community-valoreacqua/.
Le analisi e le proposte della Community sono state presentate in formato digitale da Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti. Assieme al Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano, sono intervenuti tra gli altri: Veronica Manfredi, Director del Directorate Quality of Life della Commissione Europea – DG Environment; Andrea Guerrini, Presidente di European Water Regulators – WAREG e Membro, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ARERA; Mauro Gallavotti, Amministratore Delegato di Celli Group; Alessandro Russo Amministratore Delegato e Presidente di Gruppo CAP e Vicepresidente di Utilitalia; Simeone di Cagno Abbrescia, Presidente di Acquedotto Pugliese; Vittorio Panzeri, Vice President South Europe & East North Africa di Schneider Electric. L'evento è stato moderato da Rosalba Reggio, Responsabile web TV del Sole 24 Ore.
Erano collegati in webinar anche esponenti delle Commissioni Ambiente della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, coinvolti nei lavori della Community.