L'emergenza coronavirus non ferma il lavoro dei consorzi di bonifica della Sardegna: sono stati riorganizzati i turni del personale e degli uffici, aumentate le condizioni di sicurezza, garantiti i servizi essenziali e l'operatività 24 ore su 24. Tutto per lanciare un messaggio forte al mondo istituzionale e produttivo: garantire i servizi irrigui nelle campagne vuol dire sostenere un pezzo fondamentale dell'economia sarda, come spiega Gavino Zirattu, presidente di ANBI Sardegna:
«È un momento terribile per la nostra isola, ma gli enti di bonifica sono rimasti a presidiare il territorio e l'interesse pubblico con grande senso di responsabilità. Il nostro personale si è messo a disposizione per garantire funzioni indispensabili come la sicurezza idrogeologica e la gestione delle risorse idriche a fini irrigui, nel rispetto delle disposizioni emanate dal Governo.»
L'obiettivo è sostenere tutta la filiera agroalimentare: «Siamo consapevoli che ci sono tanti sardi, che si trovano in situazioni critiche - prosegue Zirattu - ma abbiamo anche l'obbligo di leggere questa crisi in chiave di opportunità. Partendo da un punto fermo: le produzioni agroalimentari sarde devono essere sostenute e valorizzate come mai accaduto prima. Questo è il momento di fare uno sforzo per rilanciare la campagna sarda e i suoi prodotti. Chiediamo a tutti, ai nostri conterranei come alla piccola e grande distribuzione presente sul territorio regionale, di comprare e mangiare sardo. Nel riempire il carrello della spesa partiamo sempre dalle produzioni della nostra terra. Dall'agroalimentare può partire quella spinta, che rilancia l'intero tessuto economico isolano. Questo è il motivo, per cui ci sentiamo a servizio di tutti i sardi.»
I consorzi di bonifica confermano anche il ruolo di sentinelle ambientali: «Promuoviamo i valori ecosistemici dell'irrigazione, che restituisce all'ambiente, in una logica di circolarità, una risorsa spesso qualitativamente migliore di come viene prelevata. I nostri agricoltori sono i primi guardiani dell'ambiente e stanno provando sulla loro pelle le conseguenze dell'emergenza climatica. Proprio per questo, siamo in prima fila nell'elaborare strategie e soluzioni innovative e sostenibili per tutelare la nostra risorsa più preziosa.»
Dal punto di vista tecnico, i consorzi di bonifica della Sardegna stanno garantendo l'operatività delle sedi periferiche, attivando le misure di sicurezza e privilegiando le comunicazioni on-line. Stessa linea di condotta per il personale, che opera nelle campagne e che rispetta negli interventi un rigido protocollo sanitario.
«In un momento, in cui si invita giustamente la popolazione a stare a casa - conclude Zirattu - i nostri tecnici continuano ad operare nella manutenzione delle condotte e nella gestione delle piccole e grandi emergenze. Come presidente di ANBI Sardegna e ancora di più come titolare di un'azienda, a nome di tutti gli agricoltori, li ringrazio di cuore per l'impegno, la disponibilità e il coraggio. È il nostro modo di stare vicino a chi vive nelle campagne e che ora rischia di trovarsi ancora più isolato.»