Nell'Alta Padovana si irrigano con l'acqua a scorrimento anche i prati stabili ed in questo periodo è un fatto inusuale: è' l'aggiornamento dei tecnici dell'osservatorio di Coldiretti Veneto, che ha già lanciato l'allarme siccità, segnalando le prime irrigazioni di soccorso a Padova, nel veneziano e anche in provincia di Vicenza. Un marzo particolarmente asciutto, con nessuna previsione di pioggia per i prossimi giorni, induce gli agricoltori a bagnare i campi di mais, frumento e barbabietole, affinchè le piantine seminate germoglino. Sono già scattate le prime irrigazioni di soccorso, che rivelano una situazione anomala da ricondurre ai cambiamenti climatici; dove si può intervenire e le buone prassi agricole lo consigliano, gli imprenditori azionano le pompe, ma ci sono aree che non sono servite dal sistema consortile, come spiegano i tecnici di Coldiretti Veneto. L'allarme è per le coltivazioni di mais, frumento e barbabietole.
L'irrigazione ha costi, che vanno ad incidere sulla redditività delle aziende già messe a dura prova in queste settimane dall'emergenza Coronavirus; gli imprenditori agricoli stanno sostenendo spese importanti per le produzioni orticole e frutticole, che già fanno ricorso alla risorsa idrica. Ad urgenze ricorrenti si sommano dunque nuovi problemi, che si ripercuoteranno sull'attività degli operatori; ecco perché, secondo Coldiretti, serve un "Piano Marshall" per le imprese del settore primario, permettendo ai contadini di continuare a lavorare la terra e a produrre cibo.