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SOS RACCOLTI. CRITICITA’ PER FRUMENTO, MAIS E BARBABIETOLE. IRRIGAZIONI DI SOCCORSO IN VENETO

Pubblicato il 17/04/2020

Sono scattate in Veneto le irrigazioni di soccorso: criticità per mais, frumento e barbabietole. La situazione sul territorio regionale equivale in tutta Italia: è allarme siccità. Lo conferma Coldiretti con il livello del fiume Po come a Ferragosto per effetto delle precipitazioni praticamente dimezzate in un 2020, che si classifica fino ad ora come il piu' caldo dal 1800 con temperature superiori di 1,52 gradi rispetto alla media. E' quanto emerge dai dati Isac Cnr relativi al primo trimestre dell'anno con fiumi in magra al nord, invasi svuotati nel Mezzogiorno e che mettono a rischio i raccolti e la stabilità dei prezzi in un mercato alimentare, segnato dall'emergenza Coronavirus.

Con il fermo delle attività industriali per evitare i contagi da Covid-19, il Po non è mai stato così limpido con un livello idrometrico sceso a -2,7 metri al Ponte della Becca, basso come a metà agosto; si evidenziano anomalie anche nei grandi laghi del nord, che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 24% di quello di Como al 27% dell'Iseo fino al 54% del Maggiore. La situazione è grave anche nel Mezzogiorno e negli invasi di Puglia e Basilicata ci sono rispettivamente circa 122 e 102 milioni di metri cubo in meno rispetto allo scorso anno e analoga e la situazione della Sicilia, dove mancano all'appello circa 62 milioni di metri cubi d'acqua ma rilevante è il deficit idrico anche in Calabria.

Per cercare di salvare le coltivazioni, gli agricoltori, precisa Coldiretti, sono stati addirittura costretti ad intervenire in molti casi con le irrigazioni di soccorso per i campi di mais e barbabietola, affinché riescano a germogliare, mentre frumento, pomodoro da industria, ortaggi ed erba medica sono già in stress idrico; ma se non ci sarà un profondo cambiamento a breve, con adeguate precipitazioni, mancherà, in molte aziende, l'acqua necessaria per la crescita delle colture con un rischio per le forniture alimentari del Paese in un momento di riduzione degli scambi commerciali per effetto dell'emergenza Coronavirus.

L'andamento anomalo delle precipitazioni conferma i cambiamenti climatici, che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali, che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti, che i consumatori mettono nel carrello della spesa. La siccità, evidenzia Coldiretti, è diventata l'evento avverso più rilevante per l'agricoltura con i fenomeni estremi, che hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale di oltre 14 miliardi di euro nel corso di un decennio.

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