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#EMERGENZA CORONAVIRUS - PIANO REGIONALE: MISURE E REQUISITI PER AZIENDE DEL SETTORE AGRICOLO, DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

Pubblicato il 17/04/2020

Il Consorzio Bonifica di Paestum (allo scopo d'informare costantemente i consorziati e le imprese operanti sul territorio in ordine alle misure che vengono adottate, di volta in volta, dagli Enti sovraordinati a sostegno delle realtà produttive duramente colpite dalla crisi sanitaria ed economica legata alla pandemia da Covid-19) comunica che è stato pubblicato sul BURC n. 78 del 14 aprile 2020, il Piano per l'emergenza socio economica della Regione Campania.

Con specifico riguardo alle imprese dell'ortofrutta, della zootecnia (bufalini, bovini, ovi caprino), della pesca e dell'acquacoltura, il Piano  stanzia risorse finanziarie per 50.000.000 di euro.

I requisiti che devono possedere le imprese per accedere al bonus, sono i seguenti: per le imprese agricole, essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all'INPS; per la pesca, essere pescatori autonomi o imprese iscritte nel registro delle imprese tenuto dalle Capitanerie di porto, iscritti all'INPS; per l'acquacoltura, essere imprese agricole, iscritte all'INPS.

Ciascuna azienda, interessata dalla crisi determinata dall'emergenza epidemiologica da Coronavirus, riceve un contributo una tantum nella misura di 1.500 euro per le aziende, che hanno fino a 5 dipendenti e di 2.000 euro per quelle, che hanno più̀ di 5 dipendenti.

I tempi di avvio delle procedure sono previsti nel corrente mese di aprile.

Con specifico riguardo alle aziende bufaline, il piano ha previsto un primo intervento finalizzato all'aumento della liquidità, stanziando risorse per complessivi 9.000.000 di euro, mediante la concessione di contributi per l'adozione di misure di piani di biosicurezza aziendali,  per quelle imprese che hanno partecipato al piano del governo di eradicazione brucellosi.

Un secondo intervento, finanziato con risorse per 10.000.000 di euro, prevede l'erogazione di contributi per il superamento della crisi causata dalla forte riduzione di richiesta del mercato, dovuta al Covid-19.

Si tratta di contributi finalizzati alla compensazione dei costi derivanti dall'impiego di latte nella razione alimentare, riconoscendo a ciascun operatore un rimborso sui costi di produzione, pari ad 1 euro a litro di latte, nel limite massimo di spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2020.

In particolare, l'utilizzo del latte nella razione alimentare verrà  autorizzato al massimo per 60 giorni e per un quantitativo non superiore al 30% della effettiva produzione dell'analogo periodo del 2019.

Ciò avverrà sulla base dei controlli effettuati dai servizi veterinari territoriali e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, con il supporto dei dati registrati sulla piattaforma della tracciabilità bufalina.

Quanto ai tempi, sono fissati in 15 giorni tramite avviso pubblico per concessione di contributi.

Infine, con riferimento al settore alberghiero, sono state previste azioni di sostegno a favore dei lavoratori stagionali, impiegati in attività alberghiere ed extra alberghiere, per complessivi € 30.000.000,00 , di rapida corresponsione, erogate direttamente dall'INPS, attraverso le proprie banche dati, per un importo di 300 euro mensili ciascuno per 4 mensilità.

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