L'ondata di maltempo, che nello scorso mese di dicembre ha investito il territorio aretino, ha lasciato tanti inevitabili strascichi: tra le "vittime" anche il Fosso di San Quirico, piccolo affluente del torrente Cerfone.
In seguito al violento nubifragio, infatti, una grande quantità di materiale vegetale e flottante si è accumulata all'interno del corso d'acqua, riducendo in modo sensibile la capacità dell'alveo, soprattutto nel tratto tra la città di Arezzo e il comune di Monterchi.
Inevitabile il risultato: una pioggia anche di modesta entità, in località Pieve a Ranco, era sufficiente ad allagare la strada comunale e a mandare in tilt la viabilità.
Il problema è stato segnalato dai residenti agli amministratori del comune di Arezzo, che hanno immediatamente interessato il Consorzio.
Sentiti Anas e Genio Civile Valdarno Superiore, l'ente consortile ha predisposto e realizzato il progetto, che ha lanciato una ciambella di salvataggio alla zona.
Il taglio della vegetazione arbustiva ed arborea presente nell'alveo, insieme alla risagomatura e riprofilatura del fondo, ha permesso di ripristinare rapidamente la corretta sezione di deflusso del corso d'acqua e di ridurre così il rischio allagamento, cui la strada era esposta.
"Ancora una volta la collaborazione tra enti si è rivelata strategica - commenta la presidente del CB2, Serena Stefani, illustrando il risultato - Nonostante l'emergenza sanitaria, il Consorzio ha verificato l'urgenza dell'intervento e si è adoperato per risolvere in tempi rapidissimi la situazione. Cittadini e amministratori sono e restano preziosi alleati per la nostra quotidiana battaglia contro il dissesto idrogeologico. In occasione della Giornata Mondiale della Terra, che si celebra oggi, è importante ricordare l'importante funzione svolta dai consorzi!"