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UN SISTEMA IDRAULICO A SERVIZIO DEL TERRITORIO

Pubblicato il 25/05/2020
Sul fronte degli invasi, in relazione soprattutto alla raccolta d'acqua durante fenomeni di piena per evitarne una pericolosa dispersione sul territorio, il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, per conto di Regione Lombardia, svolge da anni un ruolo primario nella progettazione, realizzazione e gestione delle vasche di laminazione, che durante i recenti episodi di maltempo hanno mostrato tutta la loro efficacia nella tutela territoriale. Dopo la costruzione della vasca di Inzago, a beneficio del sistema idrico delle Trobbie, l'ente ha avviato studi e progettazioni su ulteriori analoghe infrastrutture nello stesso bacino a Gessate e a Bellinzago Lombardo, oltre alle due, site a Carnate e Bussero, per la laminazione del torrente Molgora. Il Consorzio gestisce anche, sempre per Regione Lombardia, la vasca sul Guisa, realizzata a Garbagnate Milanese. Se, nel milanese, la pioggia della scorsa settimana ha fatto entrare in funzione le vasche di laminazione, nel Basso Pavese, proprio sul fiume Po, ci hanno pensato le chiaviche a tenere a freno le acque, rinvigorite dalle intense precipitazioni. È la cosiddetta bonifica idraulica, che in questo territorio, segnato da una particolare conformazione (un'area depressa, delimitata a nord da un altopiano diluviale, a sud dal fiume Po e pertanto soggetta ad importanti fenomeni di piena) viene attuata, grazie ad una gestione 'duale' del reticolo, che garantisce sia la disponibilità irrigua che le attività di scolo delle acque, anche meccanico, attraverso le chiaviche e gli impianti idrovori. Questi ultimi, durante le piene del Po, impediscono la risalita delle acque del fiume dalla golena nelle campagne circostanti e, quando necessario, sollevano e travasano grandi volumi d'acqua al di là dello sbarramento arginale, evitando così le esondazioni. Rispetto alle disponibilità idriche, agli inizi di maggio, si era tenuto, in videoconferenza da Parma, l'incontro dell'Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici. Durante la riunione era stata presentata la bozza del regolamento per la disciplina dell'organizzazione e delle attività dell'Osservatorio, istituito nel 2016 dai principali portatori di interesse, rispetto all'utilizzo idrico multifunzionale nei territori attraversati dal fiume più lungo d'Italia. Il bollettino emanato dall''Osservatorio e gli altri strumenti di reportistica periodica contribuiscono al costante monitoraggio della consistenza e della disponibilità delle riserve idriche nel distretto, sempre più condizionate dai cambiamenti climatici.

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