Cinque tempeste al giorno da inizio mese con l'ottobre 2020, che fa segnare 52 fenomeni meteorologici estremi fra nubifragi, grandinate, tornado e "bombe d'acqua", che hanno provocato frane, esondazioni e vittime lungo la Penisola. E' quanto emerge dai dati dell'European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento alla recente ondata di maltempo. La perturbazione si è abbattuta a "macchia di leopardo" sulle campagne dove, sottolinea Coldiretti, è in pieno svolgimento la vendemmia, ma anche la raccolta di mele, pere ed è iniziata quella delle olive e del riso. Il moltiplicarsi di eventi estremi è la conseguenza dei cambiamenti climatici; precipitazioni sempre più intense e frequenti si abbattono su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall'abbandono. Sono infatti saliti a 7275 i comuni con parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico (il 91,3% del totale ma la percentuale sale al 100% per Liguria) sulla base dei dati Ispra. Sono così 7 milioni, gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono, che negli ultimi 25 anni hanno fatto sparire il 28% della terra coltivata, riducendo la superficie agricola utilizzabile in Italia ad appena 12,8 milioni di ettari.