Delle acque urbane bolognesi e dei canali storici, che attraversano la città felsinea, ormai la storia è nota e crescente è l'interesse per questo aspetto delle geografia locale sia da parte degli studiosi che dei cittadini appassionati al loro territorio. Ma quanti sarebbero in grado di rispondere a queste domande:
- cosa succede alle acque di Bologna una volta uscite dalla città?
- perchè i fiumi e i torrenti della pianura bolognese viaggiano pensili, ben sopra il livello del suolo e dentro argini artificiali?
- come mai la prima cattedra universitaria di idrologia fu fondata a Bologna alla fine del '600?
La storia della gestione delle acque del bacino del fiume Reno è millenaria, ma è a partire dal XVII secolo che lo Stato Pontificio intraprende con determinazione l'inalveazione del principale fiume emiliano. L'impresa richiederà secoli di studi e di lavori; di questa interessante trasformazione, operata nel territorio bolognese, molte tracce significative conserva l'archivio storico del Consorzio di bonifica Renana, costituito daiseguenti fondi:
- documenti e volumi cartacei che vanno dal 1605 al 1960;
- cabrei e cartografie antiche singole o a corredo di trattati idraulici;
- il progetto generale di bonifica dell'ing. Pietro Pasini, realizzato tra il 1914 e il 1925;
- repertorio fotografico su lastra in vetro e a stampa (1.400 immagini) realizzato tra il 1917 e il 1960;
Volendo far conoscere sempre più questo inestimabile patrimonio, che il Consorzio conserva, nella sezione "materiali" della pagina storica del sito www.bonificarenana.it verranno inseriti i documenti di maggior interesse e che via via sarà possibile digitalizzare.