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CONFERENZA DELLA MONTAGNA 2020: RECORD DI INTERVENTI ED OPERE REALIZZATE DAI CONSORZI DI BONIFICA

Pubblicato il 07/11/2020

Seicentonovanta interventi realizzati nel territorio montano per la sicurezza e lo sviluppo dell' Appennino, su cui pesa costantemente il macigno del fenomeno del dissesto idrogeologico: è questo il bilancio 2019 delle attività di difesa e salvaguardia delle terre alte presentato, come ogni anno in questo periodo, nel corso della "Conferenza della Montagna 2020"; si tratta di un'analisi approfondita dei lavori e delle opere concretizzate dai consorzi di bonifica, grazie al quotidiano lavoro dei loro addetti in queste aree spesso sfavorite dalle avverse condizioni ambientali. Questo check complessivo di quanto stagionalmente eseguito dai 7 consorzi di bonifica regionali prende vita nel 2013, quando Regione Emilia Romagna, ANBI Emilia Romagna ed U.N.C.E.M. (Unione delle Comunità Montane) Emilia Romagna decisero di sottoscrivere un accordo (in attuazione della Legge Regionale 7/2012), in grado di proiettare un fedele monitoraggio degli interventi, con cui i consorzi di bonifica reinvestono le loro economie e finanziamenti; tali somme per il 2019, anno al centro del focus dell'incontro, si confermano superiori a quanto derivato dai contributi dei consorziati in quelle aree. Infatti, a fronte di oltre 19.530.000 euro introitati, oltre 21 milioni di euro sono stati restituiti al territorio montano sotto forma di progettazione, manutenzione ed esecuzione di lavori utili di diversa tecnica, quasi sempre concertati con le amministrazioni locali. Va considerato altresì che il valore consolidato, a scala regionale, degli investimenti delle Bonifiche nel 2019 si attesta al 77,96% rispetto ai contributi consortili montani, ma che la ricaduta territoriale complessiva in queste aree, grazie ad ulteriori investimenti di altri enti per mezzo dei consorzi, arriva al 109%. Sono elementi che, considerati nel loro complesso, vanno a sostenere ed integrare il rilancio dell'Appennino molto spesso caratterizzato da progressivo spopolamento, creando migliori condizioni di vita ed economia locale.

 "Un risultato davvero di rilievo – commenta il presidente di ANBI ER, Massimiliano Pederzoli – che, va precisato, deve essere considerato di pieno obbiettivo, senza trascurare che in futuro potrà anche subire alcune oscillazioni in funzione dei tempi di autorizzazione, eventuali cofinanziamenti ed altri fattori, che non necessariamente dipendono dalla volontà dei consorzi, che per ora sono molto soddisfatti di quanto fatto e del loro ruolo di attrattori di risorse, grazie al livello di progettazione, che questo monitoraggio palesa."

 "Nel 2019 è stato raggiunto un risultato senza precedenti, a tutto vantaggio dell'Appennino e di chi lo vive - affermano Irene Priolo, Barbara Lori e Alessio Mammi, rispettivamente assessori regionali all'ambiente, alla montagna e all'agricoltura - E' l'esito del prezioso lavoro di squadra tra Regione, Consorzi ed Unioni di Comuni che, con una scelta lungimirante, ha permesso di reinvestire nella sicurezza della montagna quasi il 78% delle risorse del tributo di bonifica, raccolto in questo territorio: un traguardo di rilievo, che rappresenta un punto di arrivo ed al tempo stesso di ripartenza nell'ottica di un crescente impegno nel campo della prevenzione del dissesto idrogeologico e per lo sviluppo futuro delle aree interne della nostra regione."

Soddisfatto anche il presidente di U.N.C.E.M., Giovanni Battista Pasini: "Il Protocollo non è stato un mero strumento formale, ma un atto positivo, che agevola i Consorzi nell'opera di realizzazione dei loro interventi a favore del territorio montano: c'è maggiore consapevolezza ed efficacia, grazie anche alla Legge 7, un cambio di impostazione, che non è stato semplice, ma che ha garantito un risultato, che non ha eguali in Italia e che i cittadini dei comprensori montani apprezzano. Faccio i complimenti al Consorzio della bonifica Burana per aver reinvestito l'89% della contribuenza dei consorziati montani a favore dei relativi comprensori: un risultato encomiabile. E ringrazio l'assessore, Mammi e la Regione Emilia-Romagna per la scelta di agevolare i Consorzi nelle attività di progettazione degli interventi. Occorre un cambio di paradigma, operando in prevenzione per una migliore salvaguardia dei territori. Per questo abbiamo chiesto alla Regione la possibilità di prevedere un finanziamento di 10 milioni annui per spingere proprio in questa direzione".

La "Conferenza della Montagna 2020" si è svolta quest'anno on-line dalla sede di ANBI ER a Bologna ed è stata seguita da un pubblico numeroso di addetti ai lavori sulla piattaforma Zoom. Nell'occasione sono stati presentati due "case history" virtuose di attività in montagna: quella del Consorzio di bonifica Parmense (con intervento del direttore, Fabrizio Useri) e quella del Consorzio di boifica Burana (con intervento di Carla Zampighi).

L'assessorato all'ambiente della Regione è intervenuto, grazie al contributo del direttore generale, Paolo Ferrecchi e di Monica Guida, responsabile del Servizio Difesa Suolo.

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