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NUBIFRAGIO NEL CROTONESE: COLDIRETTI:DOPO LA GRANDE PAURA, IL BILANCIO DEI DANNI SARA’ PESANTE

Pubblicato il 23/11/2020

Il violento nubifragio, che ha investito il crotonese e la fascia jonica del cosentino, è il risultato dei cambiamenti climatici e dell'enorme energia termica, accumulata nell'atmosfera in un anno, in cui la temperatura è stata finora superiore alla media degli ultimi anni.

"La tregua concessa nella notte a Crotone – dichiara il direttore di Coldiretti Calabria, Francesco Cosentini – da stamattina fa emergere in tutta la sua drammaticità le ferite sul territorio: smottamenti ovunque nelle zone collinari, campi allagati, viabilità poderale bloccata e l'impossibilità di raggiungere quasi dappertutto i campi e comunque le zone rurali. I comuni di Strongoli, Rocca di Neto, Crotone e Isola di Capo Rizzuto sono quelli che, dai primi sopralluoghi, risultano maggiormente colpiti. Anche nella zona di Corigliano – Rossano, in provincia di Cosenza, le piogge torrenziali hanno causato smottamenti, in particolare a Paludi, dove l'amministrazione con l'aiuto di mezzi di aziende agricole ha ripristinato la viabilità. Sia il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese che quello dei Bacini dello Jonio Cosentino, da subito insieme alla Protezione Civile , sono intervenuti con propri uomini e mezzi alle foci dei fiumi e allo sbocco dei canali in modo da garantire il deflusso delle acque. Ancora - aggiunge Cosentini - non è possibile fare una prima stima dei danni, ma certamente il bilancio sarà pesante, perché le colture orticole invernali, in particolare i circa 800 ettari di finocchi nell'area del crotonese , sono ormai compromesse e anche l'olivicoltura ha subito, a causa della violenza dell'evento, la cascola delle olive con la conseguente perdita del prodotto e anche le semine sono pregiudicate. Certamente la prima priorità è quella di mettere in sicurezza le persone e salvaguardare le vite umane, ma non vi è dubbio che le perdite economiche nel presente e nel futuro saranno notevoli, cosi come i danni a strutture e infrastrutture agricole. Accogliamo con soddisfazione la pronta risposta della Giunta Regionale di Calabria, che già domani chiederà al governo la dichiarazione dello stato di emergenza e quindi di fatto avvierà, come avevamo chiesto, la dichiarazione dello stato di calamità."

 

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