GOCCIA VERDE ANBINFORMA AMBIENTI D’ACQUA MAGAZINE IRRIGANTS EUROPE CAP2020 PROGETTI ANBI
ITEN
Menu mobile
Go back

MALTEMPO IN VENETO: SITUAZIONE COMPLESSA PER RISCHIO VALANGHE E RISCHIO IDROGEOLOGICO IN ALCUNE AREE DEL VENETO SETTENTRIONALE

Pubblicato il 05/12/2020
Si è appena conclusa la riunione dell'Unità di Crisi regionale, in videoconferenza, con tutti i soggetti impegnati nell'emergenza da maltempo in Veneto: Vigili del Fuoco, volontariato della Protezione Civile, consorzi di bonifica, Protezione Civile regionale, Difesa del Suolo, Anas, Enel, Veneto Strade, Suem 118, Soccorso Alpino ed il prefetto di Belluno. Il meteo prevede che anche nelle prossime ore continuerà a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di domani. Questo significa che, essendo caduti già più di 300 millimetri di pioggia, il rischio idraulico e geologico è concreto in varie zone del Veneto, nello specifico in provincia di Belluno, nella parte alta della provincia di Treviso, nel Veneto Orientale e nell'alta provincia di Vicenza. "La situazione vede alcune interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel, in provincia di Vicenza e Belluno, mentre abbiamo tre frazioni isolate in comune di Livinallongo - spiega l'assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin - Per ripristinare la viabilità da e per queste località siamo in contatto diretto con il sindaco. Abbiamo problemi di collegamento con Auronzo di Cadore e con la frazione di Misurina, nonché altre problematicità legate alla viabilità, considerando che i passi dolomitici sono chiusi. Permane il rischio di valanghe, che nella giornata di domani potrà raggiungere il livello 5, cioè il massimo livello di rischio, nella parte più alta della provincia di Belluno. Livinallongo, Rocca Pietra, San Pietro di Cadore e Zoppè di Cadore sono attenzionati e monitorati da parte del Soccorso Alpino e dai Carabinieri Forestali." "Abbiamo chiesto al prefetto di emettere un'ordinanza, attraverso il comitato operativo di viabilità, per vietare ai non residenti l'accesso alle località montane di tutta la provincia di Belluno - conclude Bottacin -. Ciò per ridurre al minimo i rischi ed assicurare strade libere e sgombere ai mezzi di soccorso. Verranno inoltre intensificati i controlli per la verifica del possesso delle catene a bordo e degli pneumatici da neve per i residenti, ai quali è sconsigliato qualsiasi spostamento non indispensabile nelle prossime ore." La sala operativa di monitoraggio regionale rimarrà attiva nelle prossime 24 ore per seguire l'evoluzione metereologica delle prossime ore.

Related articles