PROGETTI ANBI
Resta alta la preoccupazione per le condizioni del lago di Massaciuccoli, da giorni salito sopra la soglia di guardia dopo il forte temporale, che ha colpito la Toscana venerdì e sabato scorsi. Dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord stanno facendo tutto il possibile per tenere a freno lo specchio d'acqua, che minaccia tutti i territori prospicenti. Tecnici ed operai controllano a vista l'impianto idrovoro della Bufalina che, fino a quando il mare non inizierà a ricevere, resta l'unico scolmatore meccanico e quindi l'unica via per far defluire le acque ed abbassare i livelli.
Intanto, nella mattina, il Consorzio ha posizionato altri ballini di sabbia sugli argini: centinaia di sacchini a rinforzo e rialzamento dei punti più fragili. Fino ad oggi, i sacchini sono stati posizionati sia nella zona di Quiesa e canale Caprile che dal lato bonifica di Vecchiano e sul canale Barra, che ha un ruolo fondamentale nella tenuta del lago: gli argini del canale, in gergo chiamato "la coda del lago di Massaciuccoli", sono infatti anche loro responsabili del contenimento dell'intero invaso e, per questo, il monitoraggio della piena si estende fino a quei territori apparentemente lontani.
"Stiamo facendo tutto quello, che ci è possibile per gestire una situazione, che ci terrà con il fiato sospeso fino a quando il mare non riprenderà a ricevere" spiega il Presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi.
Infatti, dopo tanti giorni, il mare ancora non ha ancora esaurito la sua violenza e continua a fronteggiare la costa con una mareggiata portentosa.
"I livelli sembrano stabili: dopo la risalita nella notte a quota +46, adesso il lago si attesta a +42, ma in realtà è una stabilità apparente, se si considera l'enorme lavoro di smaltimento, che sta compiendo l'idrovora della Bufalina fin da sabato - conclude Ridolfi - Fino ad oggi ha liberato il lago e tutto l'invaso da ben 20 centimetri d'acqua. Se oggi è ancora a +42, si fa presto a capire cosa sarebbe stato senza questo impianto idrovoro."
