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IN ITALIA 9 COMUNI SU 10 A RISCHIO FRANE

Pubblicato il 03/02/2021

Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie "bombe d'acqua" si abbattono su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con più di nove comuni su dieci a rischio per frane o alluvioni. E' quanto afferma Coldiretti, in riferimento ai fenomeni di dissesto idrogeologico, provocati dalle forti precipitazioni in Costiera Amalfitana e nel Cilento.

Sono infatti saliti a 7275 i comuni con parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico, cioè il 91,3% del totale, ma la percentuale sale al 93% in Campania, dove la provincia di Salerno si classifica come una delle piu' a rischio a livello nazionale. Il risultato è che sono 7 milioni, gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi in una situazione di incertezza determinata dall'andamento meteorologico, che condiziona la vita ed il lavoro.

A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono, che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire il 28% della terra coltivata con la superficie agricola utilizzabile italiana, che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. Per questo, l'Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell'attività nelle campagne. Il Recovery Plan è un'opportunità per intervenire e realizzare una grande rete di bacini di accumulo, capace di garantire una costante disponibilità d'acqua per l'agricoltura e la produzione di energia rinnovabile.

Un esempio è il progetto che Coldiretti ha condiviso con ANBI, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti per la messa in cantiere di una rete diffusa di invasi per consentire una regimazione delle acque, che garantirà una riduzione dei danni causati dagli eventuali eccessi di ruscellamento, fornendo inoltre un contributo per l'approvvigionamento idrico e per gli interventi antincendio, sostenendo inoltre la produzione di energie rinnovabili da fonte idrica.

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