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CALANO I LIVELLI DEL PO, BISOGNA RAZIONALIZZARE L’USO DELL’ACQUA

Pubblicato il 17/07/2015

Cala il livello del fiume Po, ma si irriga ugualmente, per quanto in maniera "razionata". In queste ore, infatti, il livello del Po a Boretto è sceso al di sotto dei 16 metri sul livello del mare in corrispondenza delle opere di derivazione irrigua, creando alcune difficoltà di attingimento agli impianti di sollevamento a servizio dei territori reggiani e modenesi, nonché della pianura mantovana per complessivi 210.000 ettari dei Consorzi di bonifica "Emilia Centrale" e "Terre dei Gonzaga in Destra Po".

In particolare si irrigano: mais, prato stabile, vigne, pomodori da industria, peri, medicai, melonaie e cocomeraie.

La portata del Po è scesa al di sotto dei 400 metri cubi al secondo, portandosi ai valori minimi simili a quelli del 2006 e del 2007. Il 14 luglio a Parma, presso la sede dell'Autorità di Bacino del fiume Po, è stato attivato il gruppo tecnico, istituito dopo l'evento siccitoso del 2003, al fine di monitorare i prelievi ed attuare adeguate misure per quanto possibile volontarie (rilascio dai laghi, riduzione dei prelievi) al fine di consentire gli usi della risorsa idrica del Po dalla sorgente al mare. L'aggiornamento del gruppo tecnico e delle relative misure è previsto per martedì 21 luglio.

I 2 enti consortili attualmente derivano dal Po mediamente una quarantina di metri cubi al secondo. Le irrigazioni in corso interessano all'incirca oltre 1.500 appezzamenti nel solo comprensorio dell' "Emilia Centrale" e ne saranno serviti altrettanti nei prossimi giorni.

"Per quanto riguarda i nostri territori, pur potendo irrigare – spiega il direttore dell'ente consorziale reggiano, Domenico Turazza – la distribuzione avviene mediante la turnazione tra gli agricoltori al fine di garantire tutte le richieste irrigue. Agli utenti chiediamo la massima collaborazione ed il rispetto dei turni predisposti dai nostri tecnici, dai guardiani idraulici e dugaroli, in modo da utilizzare al meglio l'acqua, ridurre, per quanto possibile, i quantitativi necessari ed assicurare l'irrigazione a tutte le colture anche in vista dell'ondata di calore dei prossimi giorni e dell'impossibilità di incrementare il prelievo dal fiume Po."

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