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COLDIRETTI VENETO: ” SU DEFLUSSO ECOLOGICO SERVONO DEROGHE PER EVITARE UN’IMPOSIZIONE DALL’ALTO”

Pubblicato il 25/02/2021

Le parole dell'assessore all'ambiente di Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, sono incoraggianti e trovano riferimento nell'azione intrapresa da Coldiretti Veneto che, attraverso la mozione, presentata ed approvata in Consiglio Regionale, ha richiamato l'attenzione su un provvedimento europeo, che rischia di gravare sugli agricoltori e non solo, come un'imposizione calata dall'alto, inspiegabile ed anacronistica. La Direttiva Quadro Acque, che mira a proteggere risorsa idrica per raggiungere "lo stato buono" del distretto idrografico veneto, introduce il "deflusso ecologico", spiega Coldiretti Veneto, obbligando ad un maggiore rilascio delle acque a valle delle opere di presa lungo i fiumi e quindi una minore disponibilità d'acqua. Da più parti sono arrivati segnali di preoccupazione per l'applicazione della direttiva; comunità locali, consorzi di bonifica, l'Enel hanno manifestato la loro contrarietà: i nuovi limiti, in un contesto di cambiamento climatico, sarebbero un danno per l'agricoltura.

La normativa, continua Coldiretti Veneto, è destinata a condizionare la vivibilità di tutto il territorio ed in particolare dei centri abitati: se non si applicano le giuste deroghe, che tengano conto delle particolarità ambientali della regione, l'impatto negativo sarà pesante. Il problema è veneto e ha ricadute economiche, che toccano diversi aspetti: non solo quello agricolo, ma anche socio-culturali e turistico-ambientali. Per questi motivi, le dinamiche vanno analizzate nel loro complesso, perché interessano il settore primario, la produzione di energia elettrica, la fruizione turistica e, in definitiva, tutta la cittadinanza.

Coldiretti Veneto ha sollecitato di allargare la discussione anche alla 3° commissione consiliare per affrontare le criticità del tema.

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