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DISSESTO IDROGEOLOGICO: #italiasicura VERSO LE NUOVE LINEE GUIDA

Pubblicato il 28/07/2015

Prosegue, a Palazzo Chigi, il lavoro sulle nuove linee guida essenziali per le oltre 7000 opere previste dal piano nazionale di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico. Oggi, presso la Struttura di Missione #italiasicura, si è svolta la riunione con tutti gli attori, che stanno partecipando alla redazione di un documento finale e che sono impegnati quotidianamente nella lotta al dissesto idrogeologico: dai Ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici alla Protezione Civile, da Ispra all'ANBI (Associazione Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), dal Centro italiano per Riqualificazione Fluviale al Consiglio Nazionale Ricerche, ecc. .
Saranno vietati gli interventi di cementificazione e restringimento delle sponde fluviali o la copertura di fiumi e torrenti, cioè interventi che hanno enormemente aumentato alluvioni ed allagamenti. In coerenza con le prescrizioni, che saranno emanate da tutte le autorità di bacino, saranno possibili interventi strutturali come casse di espansione, vasche di laminazione delle piene, canali scolmatori oppure nuove opere previste dai 'contratti di fiume' per riqualificare e rinaturalizzare i tratti fluviali.
"C'è da modificare una storia di cattiva progettazione – spiega Mauro Grassi, direttore di #italiasicura –che ci ha portato spesso a spendere lentamente e male le risorse impegnate. Le nuove linee guida dovranno essere adottate per ogni opera lungo i nostri fiumi, sui versanti e sulle coste, con una valutazione accurata delle diverse alternative di intervento anche attraverso accurate analisi costi/benefici, così come sostiene l' Unione Europea nella direttiva alluvioni. Le nuove linee guida saranno un passo importante per una progettazione di qualità, sostenuta con i 100 milioni del nuovo Fondo di rotazione per la progettazione, previsto dalla delibera C.I.P.E. di Febbraio per la predisposizione del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, che prevede oltre 7000 opere per gran parte ancora alla fase iniziale della progettazione."

 

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