"In occasione della Giornata Mondiale della Terra, parlare delle prospettive del Pianeta non può esimersi dall'affrontare il futuro delle risorse idriche, che rappresentano il 71% del Globo."
A ricordarlo è Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI, che prosegue:
"Nonostante la crisi climatica, che ha cambiato l'andamento meteorologico estremizzandone i fenomeni, l'Italia rimane un Paese idricamente fortunato, "seduto" su un importante bacino acquifero, il cui "tesoro" necessita però di una strategia di interventi atti a compensarne il crescente utilizzo. E' proprio a partire da questo atto di consapevolezza verso un utilizzo più responsabile della risorsa idrica, che assume valore la candidatura italiana ad ospitare il World Water Forum 2024. Innovazioni irrigue e nuove tecniche colturali hanno portato a far scendere le necessità idriche dell'agricoltura italiana sotto la soglia del 50% del fabbisogno del sistema Paese, mentre a livello planetario tale percentuale è del 69%. E' opportuno, però, ricordare che proprio le favorevoli condizioni idriche hanno "costruito" il territorio italiano, di cui l'acqua, che vi scorre, rimpinguandone le falde, è elemento indispensabile a conservare un ambiente invidiato nel mondo. Oggi, quindi, il problema non è l'uso dell'acqua nei campi per produrre cibo, ma il consumo dell'acqua in cicli produttivi inquinanti, spesso decentrati nei cosiddetti Paesi del Terzo Mondo, che si vedono così impoveriti anche delle già scarse risorse idriche. Ecco, perché è necessaria una riflessione a livello globale come già sta avvenendo nel nostro Paese e, per questo, la candidatura italiana sull'asse Firenze-Assisi –Roma al World Water Forum 2024 può indicare il bisogno di una nuova solidarietà che, sull'esempio di San Francesco, accomuni Paesi ricchi e poveri nel diritto ad un'acqua salubre per tutti."