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IL PUNTO SULLA DISPONIBILITA’ IDRICA IN VENETO

Pubblicato il 15/07/2021

ANBI Veneto rende noto che in giugno sulla regione sono caduti mediamente 41 millimetri di precipitazioni; la media del periodo 1994-2020 è di mm. 99. Gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono sensibilmente inferiori alla media (-59%) e sono stimabili in circa 748 milioni di metri cubi d'acqua. La minima precipitazione è stata rilevata dalle stazioni di Porto Tolle nel rodigino con 1 millimetro.

Per il periodo di giugno prevale una situazione di siccità da moderata ad estrema con le zone più siccitose distribuite "a macchia di leopardo".

Diversi fattori contribuiscono alla disponibilità attuale di risorsa idrica; tra questi si considerano l'accumulo d'acqua negli invasi montani, la piovosità, le portate dei corsi d'acqua principali, mentre la riserva nivale attualmente presente sulle montagne venete è scarsamente rilevante.

In aprile il volume complessivamente invasato nei principali serbatoi del fiume Piave è rimasto stabile, con un volume al 30 giugno pari a circa 157 milioni di metri cubi, cioè il 94% del volume massimo invasabile ed in linea con la media del periodo. Andamento altalenante con aumento nella parte finale del mese per il serbatoio del Corlo sul Brenta, con un volume al 30 giugno pari a 38 milioni di metri cubi, cioè il 99% del volume attualmente invasabile, in linea con la media del periodo. Si mantiene buono il volume d'invaso dei serbatoi sul fiume Adige.

Portate ancora inferiori alle medie storiche per i maggiori fiumi veneti: in particolare, rispetto alla media storica mensile, la portata di giugno risulta uguale sull'Adige a Boara Pisani, minore su Brenta a Barziza (-16%) e Bacchiglione a Montegalda (-34%). 

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