Con la determina redatta da Arpae (Agenzia Regionale Prevenzione e Protezione Ambientale Emilia Romagna), il Consorzio di bonifica Parmense è stato autorizzato al prelievo per uso irriguo in deroga al deflusso minimo vitale (DMV) dal fiume Taro e potrà derivare una quantità d'acqua per l'irrigazione, necessaria ad offrire respiro alle imprese agricole del territorio.
Le colture tipiche dell'area (erba medica, soia, mais, foraggi, pomodoro) risentono, infatti, della difficile situazione di stress idrico, nonostante le recenti piogge, che hanno sì fornito un ristoro-lampo, ma risultato comunque insufficiente.
Anche in questo caso vi sarà il mantenimento contestuale di un minimo di flusso di risorsa in alveo per consentire respiro all'habitat e alla biodiversità locale.
"Siamo consapevoli della crisi idrica del nostro territorio – sottolinea il direttore generale della Bonifica Parmense, Fabrizio Useri – ma la Regione Emilia Romagna, differentemente da altri anni, ha approvato in tempi utili le deroghe al prelievo della risorsa naturale dagli alvei. Potrebbe essere necessario fare richiesta di deroga anche per il torrente Parma, perché prevediamo che la parte a nord della città possa soffrire nel breve periodo."