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SERVITU’ D’ALLAGAMENTO: FOCUS IN EMILIA ROMAGNA

Pubblicato il 19/10/2021

Tecnici dei consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna, riuniti a Parma nella sede della Casa dell'Acqua per una due giorni di formazione sul tema della servitù d'allagamento: il corso è stato tenuto da Alessandro Ragazzoni, docente di estimo dell'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e della Free University of Bozen-Bolzano . Con l'obiettivo di acquisire le competenze normative e tecniche per valutare la fattibilità di destinare un'area di territorio, ad uso agricolo, a servitù di allagamento, le giornate di formazione hanno visto un focus sulla tecnica, già normata dalla Regione Toscana e dalla Regione Veneto, della servitù di allagamento, che risulta molto più flessibile nella sua realizzazione rispetto, ad esempio, ad una cassa di espansione in quanto, a differenza di quest'ultima, non richiede la procedura di esproprio, passando attraverso un accordo diretto con l'imprenditore agricolo, che avrebbe in futuro l'onere della manutenzione, ma anche il riconoscimento dei danni dei frutti pendenti in caso di allagamento. E' da rilevare il duplice, positivo aspetto di come l'agricoltore manterrebbe, in questo caso, inalterata la propria attività e di come il consorzio di bonifica garantirebbe, in maniera più celere rispetto alla realizzazione di una cassa di espansione, un beneficio in termini di sicurezza idraulica al territorio e senza alcun consumo di suolo.

Il corso ha visto affrontare diversi aspetti tecnici e tematiche giuridiche: l'evoluzione della normativa sugli espropri e le servitù; la nascita della servitù ambientale e, nello specifico, d'allagamento; la stima del valore di mercato di un terreno agricolo; l'illustrazione del modello di valutazione delle indennità di servitù; un'analisi finale sullo specifico caso di studio di una potenziale area da destinare a servitù d'allagamento nel territorio parmense.

"Una due giorni di formazione che il Consorzio di bonifica Parmense ha fortemente voluto d'intesa con ANBI Emilia Romagna – sottolinea il direttore generale del Consorzio, Fabrizio Useri – perché fosse aperta ai tecnici degli enti consortili regionali, con l'obiettivo futuro di intraprendere un tavolo di confronto più ampio, che aiuti a sensibilizzare le amministrazioni competenti sull'importanza delle aree di servitù di allagamento come strumento di difesa idraulica del territorio che, per la loro promozione e realizzazione, necessitano di una specifica norma."

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