I laghi più grandi d'Italia, i molti alvei che la percorrono fino a confluire nel fiume Po, gli oltre 1000 fontanili ed una rete di rogge, navigli e canali che raggiunge 40.000 chilometri, fanno della Lombardia una vera e propria "regione d'acqua" e l'acqua è alla base della costruzione della sua civiltà: fin dall'Alto Medioevo, le Abbazie prima, poi i Comuni e le Signorie, da ultimo lo Stato Unitario, hanno costruito un numero imponente di opere per governare l'acqua, bonificando le zone paludose, rendendo sicuro il territorio dalle inondazioni, irrigando le campagne, fornendo energia alle industrie, dotando i commerci di comode vie di comunicazione. Un'opera immensa per fatica, per costi ma anche per tecnologie, capace di assicurare il primato della Lombardia in Italia, nonchè in Europa nel campo idraulico ed irriguo e che ne ha assicurato lo sviluppo socio-economico.
Per valorizzare e promuovere queste opere, i consorzi di bonifica e di irrigazione, rappresentati da ANBI ed ANBI Lombardia, con gli Assessorati Regionali Territorio, Culture ed Agricoltura stanno predisponendo il progetto "La civiltà dell'acqua in Lombardia", così da inserire i più importanti impianti idraulici e canali nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
A sostegno del progetto, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione, che ne ribadisce l'importanza e l'impegno a sostenere l'azione dei consorzi di bonifica per ottenere la candidatura.
A conclusione del dibattito cui hanno partecipato, in rappresentanza dei vari gruppi regionali, i consiglieri Alloni, Baldini, Baroni, Fiasconaro, Fossati, Lena e Malvezzi, l'Assessore alle Culture, Cristina Cappellini, (anche a nome dei colleghi assessori Beccalossi, Fava e Terzi) ha sottolineato la stretta connessione tra l'attività della bonifica, che affonda le sue radici in epoca antica e la costruzione dell'attuale pianura padana. L'assessore ha posto in particolare l'accento sul lavoro sinergico svolto fin qui da Regione Lombardia con ANBI regionale, nonché con i consorzi di bonifica e di irrigazione nell'azione di difesa del territorio, dello sviluppo dell'agricoltura e della salvaguardia dell'ambiente, di cui il progetto "La civiltà dell'acqua" costituisce parte integrante.