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SI RECUPERERA’ UN IMPORTANTE BACINO IDRICO

Pubblicato il 23/11/2021

Otto milioni di investimento per il recupero del lago di San Floriano: è un progetto importante per la zona Sud della Maremma e che impegnerà nei prossimi anni il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud; permetterà non soltanto di riportare il piccolo bacino lacustre, oggi nel degrado, ad una condizione di fruibilità, ma renderà possibile il suo utilizzo per l'irrigazione come fonte di approvvigionamento per la vicina oasi naturale di Burano, nonchè per elicotteri e velivoli Canadair in caso di incendio.

Il progetto nasce a seguito dell'accordo per la tutela del lago di Burano, stipulato nel 2003, fra l'allora Ministero dell'Ambiente, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Capalbio, Autorità di Ambito Ottimale numero 6 – Ombrone, l'ex Consorzio di bonifica Osa Albegna, Arpat, Wwf e Sacra Spa; un lungo iter, che giunge finalmente a conclusione e che prevede, attraverso un investimento da 5.879.660 euro finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il consolidamento della diga e la realizzazione dello scarico, che consentirà la riduzione della salinizzazione. Al termine di questo intervento sarà quindi possibile avere il completo utilizzo dell'opera per la salvaguardia del lago di Burano: la messa in funzione della diga permetterà di invasare l'intero volume d'acqua previsto, pari a circa 900.000 metri cubi.

Il lotto successivo (investimento da 2.200.000 euro, finanziato dal Piano Irriguo Nazionale), consentirà invece di realizzare l'impianto d'irrigazione, che servirà circa 400 ettari ed oltre 50 aziende, con notevole risparmio di acqua,

Dopo una lunga attesa, per i lavori non dovrebbe mancare molto.

"Siamo in attesa della risposta da parte della Regione Toscana – afferma Roberto Tasselli, responsabile area progettazione del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud - sulla competenza a procedere come autorità espropriante. Entro fine anno contiamo di aver completato questi aspetti per procedere ad avviare l'iter di esproprio. A gennaio – prevede l'ingegnere - sarà indetta la conferenza dei servizi, che ha una durata di 90 giorni ed è presumibile che nel mese di marzo possano iniziare le procedure di gara con fine nel mese di maggio. Con queste tempistiche ipotizziamo l'inizio dei lavori tra Giugno e Luglio. La durata prevista è di due anni."

 "Ci troviamo in una zona splendida della Maremma – osserva Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud - e fa enormemente piacere restituire, alla nostra terra, un luogo che era in stato di abbandono. Una volta completati i lavori, potremo utilizzare questo lago per tre differenti finalità: irrigazione, antincendio e supporto al lago di Burano, confermando il nostro impegno non soltanto per la tutela del rischio idraulico, ma anche per la cura e la salvaguardia del territorio."

Non sarà un intervento semplice: "Dovremo completamente ripulire, svuotare e scavare il lago per farlo tornare ad una profondità di 10 metri – conferma Bellacchi – preoccupandoci anche dei pesci, dividendo le specie ittiche secondo le indicazioni, che ci daranno gli esperti."

Un progetto, che certifica il sempre maggiore impegno di Cb6 per l'ambiente ed il rispetto della natura, come conferma la collaborazione con il Wwf.

" E un'opera di fondamentale importanza - aggiunge Fabio Cianchi, coordinatore delle Oasi Wwf della Maremma – perché interessa due siti di importanza comunitaria, il lago di San Floriano e il lago di Burano, che assieme alla laguna di Orbetello rappresentano un'unità ecologica funzionale. Anche quest'anno il lago di Burano ha rischiato una crisi distrofica, dovuta alla siccità, alle alte temperature ed agli scarichi fognari di Capalbio Scalo. Interventi come questi, se realizzati con la massima attenzione, rappresentano l'unico modo per contrastare le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici; lo dobbiamo anche all'avifauna, che popola questi luoghi, rendendoli ancora più unici. Come Wwf - aggiunge - siamo a disposizione degli organi competenti per individuare le migliori soluzioni e le opere di mitigazione, come quella di acquistare l'altra parte del Sic, il lago Acquato. Resteremo comunque vigili a fianco del Consorzio di bonifica, in modo che il lago di San Floriano possa ritornare alla sua originaria bellezza, quando la superficie del lago era ricoperta da bellissime ninfee bianche."

 

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