Ben oltre 14 milioni di euro sono destinati a lavori di manutenzione ordinaria per la manutenzione del reticolo idrografico, gestito dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord: questo prevede il Piano delle Attività di bonifica 2022, riguardanti principalmente manutenzione ad opere esistenti, movimentazione materiale, ricalibrature alveo, tagli e sfalci, oltre ad azioni di monitoraggio, presidio e vigilanza.
"Si conclude con l'approvazione della proposta di Piano delle Attività, il percorso partecipato di pianificazione e programmazione degli interventi ,coinvolgente ben 64 Comuni" – sottolinea il presidente dell'ente consortile, Ismaele Ridolfi – Abbiamo riscontrato un buon grado di partecipazione degli amministratori locali; la legge prevede l'invio del Piano solo ai Comuni montani, ma noi riteniamo doveroso inviare il documento a tutte le amministrazioni e facciamo tesoro dei loro contributi, traducendoli in una pianificazione effciente, volta alla prevenzione e mitigazione delle criticità.
Tra le azioni specifiche previste nel piano spiccano: 100.000 euro in più, rispetto agli altri anni, per interventi di alleggerimento della vegetazione nel fiume Magra (ad Aulla e Villafranca Pontremoli), oltre 230.000 euro sul Condotto Pubblico, oltre due milioni di euro per il mantenimento in efficienza e prevenzione del degrado di 35 impianti idrovori.
Il Piano prevede un programma di interventi di manutenzione ordinaria per prevenire e contrastare il rischio idrogeologico; in molti corsi d'acqua viene attuata la cosiddetta "manutenzione gentile", che con tagli selettivi e sfalci alternati rispetta l'avifauna e l'ecosistema fluviale, prevedendo particolare attenzione all'ambiente. Questo,anche grazie alla supervisione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, che vede al fianco del Consorzio, Università di Firenze e C.I.R.F. (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale), che monitorano lo stato del corso d'acqua per mezzo di schede tecniche dettagliate che tengono conto delle caratteristiche idrauliche, biologiche, chimiche e botaniche (una vera e propria carta d'identità).
Tra le manutenzioni emergono anche gli interventi per garantire il funzionamento delle canalette di irrigazione nella Piana di Lucca e gli impianti irrigui della Lunigiana. Una parte delle risorse sono inoltre destinate a contrastare lo sviluppo del Myriopyllum aquaticum, una pianta che in questi anni ha infestato i corsi d'acqua: una vera e propria specie aliena, venutasi a creare a causa della tropicalizzazione del clima.
Inoltre, per molti corsi d'acqua della costa versiliese-apuana verrà garantito il recupero del materiale sfalciato per ridurre il rischio del trasporto verso il mare del materiale di risulta in caso di piene.
Infine nelle aree montane sarà previsto un monitoraggio attivo sia mediante imprenditori agricoli ed associazioni, mentre nelle aree meno accessibili si farà ricorso anche all'uso dei droni.