Oltre 163 milioni di metri cubi: a tanto ammonta il prelievo di acqua da parte del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale per l'irrigazione nel comprensorio consortile.
"Abbiamo portato a termine un compito affatto scontato – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale – per il quale sono scese in campo le nostre professionalità. Importante è stata anche la collaborazione del mondo agricolo che, nel periodo più siccitoso, ha dovuto sobbarcarsi turni irrigui più lunghi rispetto al normale. La nostra irrigazione sostiene il meglio del made in Italy per la produzione di foraggere per il Parmigiano Reggiano, il lambrusco, l'ortofrutta, i cereali, le risaie. Si tratta di una produzione di pregio, che identifica il nostro territorio e che comporta un valore aggiunto complessivo di oltre mezzo miliardo di euro. Senza il servizio irriguo del Consorzio sarebbe destinata a diminuire sensibilmente: almeno il 15 – 20 %."
"E' stata una stagione irrigua caratterizzata da un luglio e un inizio di agosto eccezionalmente caldi, siccitosi mentre nella, restante parte del periodo estivo, precipitazioni e temperature sono state nella media – aggiunge Paola Zanetti, dirigente consortile, responsabile del servizio irriguo –. Abbiamo registrato una percentuale dei prelievi di acqua per le irrigazioni, superiore del 22% rispetto al 2014, che era però stata un'annata eccezionalmente piovosa. Le richieste pervenute ammontano a oltre 16.700, mentre il volume idrico distribuito supera i 74.200.000 metri cubi. In totale sono stati irrigati oltre 51.700 ettari e la superficie delle aziende agricole irrigate ammonta a quasi 25.500 ettari. I prelievi – prosegue Zanetti – sono stati effettuati da diverse fonti: dai fiumi Po, Secchia, Enza. Per quanto riguarda il Po, il volume totale dei prelievi oltrepassa i 195 milioni di metri cubi d'acqua, quasi il 64% in più rispetto al 2014. Di questi, oltre 64.400.000 metri cubi sono destinati al comprensorio del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, che gestisce assieme all' Emilia Centrale la derivazione dal Po a Boretto, una delle più importanti a livello nazionale. Enza e Secchia – continua la dirigente consorziale – sono a carattere tipicamente torrentizio e durante la stagione estiva, soprattutto in periodi con carenza di precipitazioni, le portate si riducono notevolmente, in modo particolare sull'Enza, poiché le sorgenti sono molto limitate, proprio come nella stagione appena conclusa." Supera i 30 milioni di metri cubi il prelievo totale dal fiume Secchia, inferiore del 38% rispetto al 2014:
in gran parte è destinato al comprensorio della Bonifica dell'Emilia Centrale, il restante a quello del Consorzio di bonifica Burana. La derivazione, che avviene presso la traversa di Castellarano – San Michele, è agevolata dalla presenza del nuovo invaso irriguo, recentemente realizzato in destra idraulica e che ha garantito un maggior apporto della risorsa idrica. Per il torrente Enza sono stati derivati 20.200.000 metri cubi, destinati tanto all'irrigazione della pianura reggiana quanto a quella parmense, gestita dal locale Consorzio di bonifica ed anche all'esercizio di alcune centrali idroelettriche sul Canale d'Enza.