Il progetto Unesco "La Civiltà dell'acqua in Lombardia" ha fatto tappa in Expo: si è infatti svolta, nel padiglione Coldiretti, una riunione tecnica del gruppo di lavoro incaricato (comitato di coordinamento e tecnico), ultima di una serie di incontri necessari per definire i passaggi del lungo e complesso iter della candidatura all'UNESCO per l'inserimento di 19 rilevanti manufatti idraulici ed irrigui lombardi nel Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell'Umanità. Nel corso della mattinata si è fatto il punto su quanto già svolto in riferimento al progetto definitivo da presentare con il sostegno di Regione Lombardia; durante la seduta dello scorso 8 settembre, infatti, il Consiglio Regionale aveva approvato (52 voti favorevoli e 4 astenuti) la mozione a sostegno dell'iniziativa, firmata da consiglieri regionali appartenenti ai diversi gruppi consiliari.
Durante la discussione è emersa l'esigenza di mettere in evidenza il carattere integro, originale e funzionale degli impianti e siti idraulici oggetto della candidatura.
"Il complesso delle opere di bonifica costituisce un patrimonio europeo che è doveroso valorizzare; l'ingresso ufficiale dei più significativi manufatti idraulici e irrigui nella lista UNESCO non può che rappresentare un ideale riconoscimento a questo impegno - ha dichiarato Alessandro Folli, presidente di ANBI Lombardia, nonché del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi - Il progetto – ha aggiunto – rientra a pieno titolo nelle iniziative per la cultura dell'acqua, tese a promuovere l'uso sostenibile della risorsa e la salvaguardia territoriale, messe in atto da ANBI e ANBI Lombardia assieme a Regione Lombardia."
Il progetto "La Civiltà dell'Acqua" sarà raccontato in una serie di pannelli esposti su una delle piattaforme galleggianti, presenti sul Naviglio Grande dal 5 all'11 ottobre prossimi nel contesto di una rassegna a cura di ANBI Lombardia.