Controllano 2/3 del territorio regionale con un sistema di idrovore ed infrastrutture idrauliche, che sono cruciali per la gestione dell'acqua: una rappresentanza dei consorzi di bonifica, guidati dal presidente, Francesco Cazzaro e dal direttore di ANBI Veneto, Andrea Crestani, ha incontrato a Mestre il direttore di Coldiretti regionale, Marina Montedoro.
In Veneto sono 21 i progetti dei consorzi di bonifica, ammissibili ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l'efficientamento irriguo; a questi si aggiungono altri 13 progetti finanziabili tramite il Fondo Infrastrutture Irrigue, secondo la Legge di Bilancio 2021, per un totale di oltre 300 milioni di euro. I consorzi di bonifica veneti sono inoltre impegnati in un piano strategico di individuazione dei siti, ove realizzare nuovi bacini d'invaso, secondo il progetto, che mira alla realizzazione, in tutta Italia, di 1.000 invasi utili a trattenere complessivamente 250 milioni di metri cubi di acqua.
"La realizzazione di invasi è una necessità non più rinviabile – evidenzia Marina Montedoro - Il Veneto recupera solo il 5% della pioggia, rispetto ad una media nazionale dell'11%: un dato preoccupante, che dimostra quanto bisogno ci sia di investimenti in questo campo."
"L'incontro con Coldiretti – sottolinea Andrea Crestani - è stato utile per fare il punto sulla situazione critica, che l'agricoltura sta vivendo, a causa dei cambiamenti climatici e della siccità, che hanno portato ad una riduzione media del 50% nelle portate dei fiumi ed un preoccupante abbassamento delle falde. Il rischio concreto è che la campagna agricola 2022 inizi sotto i peggiori auspici con l'impossibilità di ricorrere all'irrigazione."
Coldiretti ed ANBI veneti continueranno a lavorare congiuntamente per promuovere iniziative sinergiche, che portino impatti positivi tanto sull'agricoltura, quanto sulla collettività.