Lunghi periodi di siccità alternati a violente precipitazioni concentrate in brevi periodi: gli scenari, che i territori ogni anno devono fronteggiare, a causa dei cambiamenti climatici, chiedono soluzioni e risposte nuove. Il tema è stato al centro del convegno "Nuovi spazi per l'acqua. Ridisegnare il territorio in risposta ai cambiamenti climatici", che si è svolto nell'auditorium dell'Orto Botanico di Padova, promosso dall'Università degli Studi di Padova insieme ad ANBI Veneto e al Consorzio di bonifica Bacchiglione.
Proprio il presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione, Paolo Ferraresso, ha rimarcato la crucialità di "recuperare il rapporto con la natura e in particolare con l'acqua, che ci può fare male, quando è troppa, ma anche quando manca. La colpa non è dell'acqua, ma di un rapporto tra uomo e natura, che abbiamo compromesso e che oggi dobbiamo ricostruire."
La centralità dell'acqua come elemento di vita imprescindibile è stato evidenziato anche da Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, per il quale "non ci può essere agricoltura senza acqua e l'acqua ci serve oggi più di prima".
Esperti, tecnici, docenti universitari ed una tavola rotonda con rappresentanti di enti, tra cui la Regione Veneto, le Organizzazioni Professionali Agricole e l'Autorità di Bacino Alpi Orientali oltre ai rappresentanti degli enti promotori: tutti insieme per dare il loro contributo ed offrire una visione nuova e sinergica della tutela del territorio, della sua economia umana e della sostenibilità ambientale. Fiumi e canali, ad esempio, non vanno visti in una sola dimensione: "Ad obiettivi fondamentali come la riduzione del rischio idraulico e la fornitura d'acqua per l'agricoltura si aggiungono nuovi criteri gestionali, improntati alla tutela della biodiversità ed alla fornitura di servizi ecosistemici: in una parola alla multifunzionalità", spiega Alberto Barausse, Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Padova ed in questa nuova ottica va pensata "una manutenzione ordinaria e gentile dei corpi idrici", che metta insieme tutela ambientale, esigenze dei territori, agricoltura ed anche la creazione di posti di lavoro locali, per una gestione sostenibile a tutto tondo.
Una visione multifunzionale e d'insieme, che ispira anche la proposta del Consorzio di bonifica Bacchiglione: la realizzazione di bacini d'invaso "multi-obiettivo" nel bacino dei Colli Euganei, pensati e realizzati con più finalità: dalla sicurezza idraulica del territorio all'accumulo delle acque per l'irrigazione, dalla funzione turistico-ricreativa al valore ecologico-naturalistico fino alla riserva idrica antincendio. Perché "proprio le nuove opere idrauliche devono essere un'occasione per ridisegnare e rigenerare il territorio", sottolinea il direttore del Consorzio di bonifica Bacchiglione, Francesco Veronese.
Anche sul fronte della depurazione sono molte le cose da fare come evidenzia Giuseppe Castaldelli (Università di Ferrara) :"La percentuale di scarichi fognari non collettati in area urbana - osserva - è molto sottostimata. La strategia più realistica ed economicamente sostenibile è quella di favorire un aumento della capacità di autodepurazione del corpo idrico ricevente, tramite fitodepurazione."
In una visione allargata e sistemica si scopre che l'uso dell'acqua da parte dell'uomo può non solo diventare sostenibile, ma salvare le foreste, come spiega nella sua relazione Maurizio Borin (Università degli Studi di Padova) : "L'irrigazione è una potente leva per incrementare la produzione delle colture: a livello mondiale, le terre irrigue rappresentano poco meno del 20% delle superfici coltivate, ma forniscono quasi il 40% delle derrate alimentari. Espandere la pratica irrigua, quindi, può contribuire a soddisfare il fabbisogno di cibo della popolazione mondiale, presente e futura, senza ricorrere alla messa a coltura di nuove terre. Con uno slogan semplicistico, ma efficace, si potrebbe affermare 'più irrigazione, meno deforestazione".
L'ottimizzazione delle risorse idriche è proprio al centro dell'innovativa sperimentazione del Consorzio L.E.B, che dimostra come droni e satelliti possano aiutare a risparmiare acqua e territori. Il Consorzio ha infatti istituito e finanziato un progetto di ricerca strategico ed innovativo per il sistema della bonifica, in collaborazione con le Università degli Studi di Padova e di Verona, cui partecipano quattro aziende pilota: un sistema di rilievi integrati, con campionamenti al suolo, campagne di misure con drone multispettrale e satelliti per quantificare lo stato di stress idrico della coltura.
Non solo nuovi strumenti, ma anche nuovi saperi e un nuovo disegno del paesaggio: "La necessità di ripensare i processi di formazione e trasformazione del territorio, in relazione ai cambiamenti climatici, richiede di far interagire diversi saperi e tecniche" sottolinea Alessandro Massarente (Università degli Studi di Ferrara), evidenziando che: "Di fronte a nuovi scenari servono nuove interpretazioni e questo processo di interpretazione è possibile solo attraverso gli strumenti del progetto di architettura nel paesaggio, che ci aiutano a rivelare nuove possibili forme dell'acqua."
Tra i relatori del Convegno c'erano anche il direttore generale di ANBI, Massimo Gargano, il presidente di ANBI Veneto, Francesco Cazzaro ed Elisabetta Novello, docente di storia della bonifica all'Università di Padova e curatrice del Festival della Bonifica Terrevolute.
"Come storica economica – ricorda Novello - sono sempre incuriosita dai dati: in Italia sono stati costruiti nel tempo 230.000 chilometri di canali consortili, principali e derivati. Stiamo parlando di oltre 5 volte la circonferenza terrestre. Ora all'uomo spetta il compito di pensare ad una bonifica per la sostenibilità."
L'iniziativa NUOVI SPAZI PER L'ACQUA Ridisegnare il territorio in risposta ai cambiamenti climatici si inserisce nel contesto di Terrevolute100 il programma di iniziative dei Consorzi di Bonifica del Veneto organizzate nell'ambito del Centenario del Congresso della Bonifica di San Donà di Piave del 1922 che pose le basi della bonifica moderna. Un'anteprima dei temi trattati a Terrevolute 100 - Festival della Bonifica in programma a San Donà di Piave dal 26 al 29 maggio.