Massimo Gargano, direttore generale dell'Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), interviene, all'inizio della "stagione delle piogge", nel confronto in atto per garantire il diritto al reddito dei lavoratori dei consorzi di bonifica e per la sicurezza idrogeologica dei cittadini, nonché delle imprese del Lazio.
"L'ANBI – afferma il direttore generale ANBI - è vicina e solidale alle legittime battaglie dei lavoratori dei Consorzi di bonifica del Lazio ed in particolare di quelli pontini, che giustamente protestano per il diritto, negato da mesi, alla retribuzione, causa il mancato pagamento di debiti contratti dalla Regione Lazio per opere affidate in gestione tramite convenzioni.
I consorzi di bonifica effettuano tutte le manutenzioni ordinarie con risorse proprie, cioè quelle dei propri contribuenti, mentre gestiscono le opere di interesse pubblico collettivo, ad esempio le idrovore, in convenzione con la Regione Lazio.
Oggi i consorzi pontini sono sul punto di sospendere il servizio irriguo e la gestione delle idrovore. Migliaia di imprese agricole, che producono eccellenze agroalimentari, rischiano di non poter produrre e, alla vigilia delle stagione delle piogge autunno-invernali, l'intero Agro Pontino, per la prima volta nella sua storia recente, rischia di andare sott'acqua alla prima pioggia con tutte le ovvie, gravi conseguenze per i cittadini, le imprese, i loro patrimoni immobiliari, il lavoro.
La Regione Lazio, che ha affidato, in base a leggi vigenti, la gestione e la manutenzione di opere di interesse pubblico ai consorzi di bonifica, onori gli impegni! Non si scherza con le sicurezze idrogeologiche, che debbono essere garantite ai cittadini ed alle imprese agricole, che producono quei primati agroalimentari del made in Lazio, che non può essere solo merce per convegni; non si può essere superficiali con i diritti dei lavoratori dei Consorzi, che stanno assicurando sicurezza idraulica ed acqua per l'agricoltura, né con i tanti amministratori, che operano nei consorzi di bonifica non percependo, già dal 2008, compenso alcuno, tranne i presidenti.
È paradossale per non dire drammatico - conclude Gargano - che mentre il Presidente del Consiglio, Renzi, insedia una Struttura di Missione, che opera con efficacia ed efficienza collaborando positivamente con i consorzi di bonifica di tutta Italia, nel Lazio accadano vicende come quella, cui stiamo assistendo."