E' stato inaugurato l'impianto idroelettrico Mulino Cartara realizzato dal Consorzio di Bonifica Garda Chiese nel comune di Canneto sull'Oglio. All'inaugurazione erano presenti, oltre alla cittadinanza locale, numerose autorità e sindaci del comprensorio a dimostrazione del ruolo del consorzio sul territorio. Il presidente del consorzio, Gianluigi Zani, ha sottolineato l'importanza dell'opera, segno della capacità progettuale dell'ente ed ha ringraziato, in particolare, Carlo Anselmi e Pietro Cervi, che per primi si attivarono per la sua realizzazione. Il presidente ha ricordato in particolare la difficoltà di proteggere il territorio dalle esondazioni nelle estati del 2013 e 2014, ma anche la difficoltà dell'estate trascorsa nel portare l'acqua per l'irrigazione.
"La Bonifica e l'irrigazione sono le funzioni cardine dei consorzi, oggi affiancate dalla tutela dell'ambiente, dalla valorizzazione del paesaggio, dalla produzione di energia elettrica: un'attività sempre più complessa e multifunzionale –ha affermato Zani - all'interno della quale si inserisce appieno l'impianto idroelettrico, che viene inaugurato oggi".
Il sindaco di Canneto sull'Oglio, Raffaella Zecchina, nell'esprimere il suo ringraziamento a chi ha lavorato alla realizzazione dell'impianto, ne ha ribadito il valore, auspicando che possa essere di esempio per le future generazioni.
L'impianto idroelettrico, ora inaugurato, è rivolto alla produzione di energia, ma anche al recupero ed alla riqualificazione dell'intera area di confluenza del Naviglio di Canneto nel fiume Oglio, oggi fortemente degradata dal punto di vista ambientale e paesaggistico. L'impianto idroelettrico Mulino Cartara sfrutta il salto idraulico presente sul Vaso Naviglio all'immissione nel fiume Oglio e che era anticamente utilizzato per l'azionamento di un mulino dedito alla produzione di carta, detto appunto "Cartara". L'impianto realizzato dal CdB Garda Chiese è del tipo "ad acqua fluente" e il gruppo di produzione è costituito da una coclea idraulica (vite di Archimede) del diametro di m. 2,90. Il massimo salto utile, che può essere sfruttato, è di m.3,90 e la portata turbinata è mediamente di 1850 litri al secondo, potendo arrivare a 3000 l/s. L'impianto svilupperà una potenza media di kw.50 e si stima una produzione annua di circa 300.000 kilowattora. I proventi, derivanti dalla cessione dell'energia prodotta, verranno reimpiegati nell'ambito del bacino del Naviglio e l'opera, inserita nel Parco Oglio Sud, potrà essere oggetto di visite guidate, rappresentando un punto nevralgico per fare conoscere il ruolo del Consorzio e la sua pluralità di funzioni.
Francesca Zaltieri, vicepresidente dell'Amministrazione Provinciale di Mantova, ha concordato sul valore dell'impianto, quale esempio di attenzione al territorio e all'ambiente, punto importante di osservazione per le scuole. Per il presidente ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), Francesco Vincenzi, "l'impianto inaugurato è significativo, perché segno della multifunzionalità consortile. Oggi i consorzi hanno davanti due sfide: la ripartenza del Piano Irriguo Nazionale e la difesa del territorio – ha continuato Vincenzi – Il P.O.N. permetterà ai Cdb di realizzare opere importanti per garantire l'irrigazione su un territorio fortemente agricolo, ma bisognerà lottare, perché sia riconosciuta la virtuosità di quelle regioni in grado di spendere e di realizzare opere. Al contempo, i consorzi sono impegnati nella difesa idrogeologica, presentando e portando avanti con risorse proprie progetti immediatamente cantierabili. I Consorzi – ha concluso il presidente ANBI - sono un esempio della politica del fare!"
L'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Fava, nel riconoscere l'importanza anche ambientale dell'impianto, ha quindi assicurato supporto attraverso il lavoro sinergico con la Direzione Generale Territorio della Regione Lombardia.
"I fondi del Piano Sviluppo Rurale 2007-2013 hanno permesso la realizzazione di molte opere dei consorzi, ma ora la situazione è cambiata e le opere saranno realizzate attraverso il P.O.N. con 300 milioni di euro, che ad oggi, purtroppo, non son ancora spendibili. E' necessaria un'attività politica sinergica per sbloccare questa situazione – ha affermato l'assessore – cambiando la distribuzione dei finanziamenti, che privilegia nettamente il Sud; in questo senso è necessaria una battaglia comune per vedere premiate le regioni, come la Lombardia, in grado di spendere le risorse."