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“RADDOPPIATI I COSTI PER L’IRRIGAZIONE E LA SICUREZZA IDRAULICA”: ANBI VENETO IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE BILANCIO DELLA REGIONE

Pubblicato il 03/11/2022

"I costi energetici peseranno sempre più nei bilanci dei consorzi di bonifica a causa dei mutamenti climatici, che richiedono lavoro extra sia per il pompaggio d'acqua irrigua in estate, sia per il funzionamento delle idrovore chiamate a mantenere in sicurezza il territorio in presenza di precipitazioni dal carattere sempre più torrenziale": ad affermarlo è Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto, intervenuto in Regione nelle audizioni della commissione bilancio. 

"I consorzi di bonifica sono tenuti al pareggio di bilancio e non vogliono gravare interamente sulle spalle di agricoltori e cittadini, già oberati dall'inflazione; chiediamo pertanto alla Regione un impegno finanziario concreto."

Dati alla mano, il 2022, tra siccità e caro bolletta, passerà agli annali come annus horribilis, anche per il sistema dei consorzi di bonifica, cui spetta la sicurezza idraulica e la gestione dell'acqua irrigua e che, a tal proposito, gestiscono circa 400 impianti di pompaggio per l'irrigazione a pressione ed altrettanti impianti idrovori. 

"Secondo le nostre previsioni – ha spiegato il direttore di ANBI Veneto, Andrea Crestani, in commissione-, a fronte di un +15% di energia utilizzata, i consorzi del Veneto dovranno far fronte ad una bolletta del 103% in più, rispetto all'anno scorso. In euro significa 19 milioni non previsti ad inizio anno: da 18,2 milioni del 2021 ai 37 milioni del 2022."

Nell'audizione ANBI Veneto ha anche chiesto alla Regione di sostenere il "Piano Laghetti", attualmente in fase di definizione, fondamentale per realizzare invasi, in grado di aumentare la capacità del territorio di trattenere acqua da utilizzare nei periodi siccitosi.

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