Nella suggestiva cornice della Fraternita di Romena a Pratovecchio Stia, 39 soggetti del territorio hanno sottoscritto il documento degli impegni, punto di passaggio dalla fase di studio, conoscenza e analisi del territorio alla fase attuativa del Contratto di Fiume Casentino H2O.
Presenti alla cerimonia tutti i Comuni del Casentino (primi sostenitori del percorso partecipativo promosso dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno sul tratto iniziale del fiume) e tanti stakeholder.
La giornata si è aperta con il saluto delle istituzioni ed è proseguita con l'intervento di Serena Stefani, presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, che spiega: "Con la sottoscrizione del Contratto ognuno di noi si assume l'impegno di dare forma al programma d'azione e ai primi 28 progetti presentati dagli stakeholder, per un totale di 6 milioni e 700 mila euro di investimenti, che spaziano dalla difesa idrogeologica alla didattica ambientale, dal miglioramento della qualità delle acque alla tutela dell'ambiente, dal potenziamento della fruibilità del fiume allo sviluppo delle attività economiche."
A seguire il coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, Massimo Bastiani, puntualizza: "Sono 61 i contratti di fiume attivati a livello nazionale, ma Casentino H2O è il primo ad essere inserito in un contratto dei contratti di fiume, ad oggi esperienza unica in tutta la Penisola."
È stata quindi la volta di Gaia Checcucci, segretario dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, che ha assunto impegni importanti per sostenere la difesa idraulica di un territorio tanto fragile, quanto capace di trovare unione di intenti e capacità progettuali.
"E' un Contratto di Fiume. che rappresenta il miglior esempio di sussidiarietà e di partecipazione per il bene comune – precisa - Le istituzioni, a partire dall'Autorità di Bacino Distrettuale, devono saper valorizzare percorsi come questo, che il territorio fa in modo autonomo e condiviso. Il nostro dovere è quello di individuare gli strumenti necessari per dare concretezza a questa esperienza."
Alla fine, la segreteria tecnica ha riepilogato l'iter, che ha portato alla nascita e allo sviluppo del percorso partecipativo, destinato a diventare un modello di gestione del territorio per la Toscana.
Sotto la regia del direttore generale del Consorzio di bonifica, Francesco Lisi, è seguita la sottoscrizione del contratto di fiume: uno dopo l'altro, gli stakeholder hanno confermato il loro impegno a lavorare sugli obiettivi comuni e sulle azioni condivise per migliorare la sicurezza, la fruibilità, la naturalità, lo sviluppo del territorio attraversato dall'Arno e dai suoi affluenti.
"Il Contratto di Fiume Casentino H2O ha registrato una grande attenzione delle istituzioni. Attivare politiche di sviluppo e interventi della prossima programmazione comunitaria sugli obiettivi di un Contratto di Fiume vuol dire finalmente rendere i territori protagonisti di se stessi" commenta Lisi.
Oltre ad essere il primo contratto di fiume sull'Arno, Casentino H2O è il primo percorso partecipativo inserito nella cornice di Patto per l'Arno, il contratto dei contratti di fiume, destinati a nascere e a svilupparsi sul corso d'acqua: iniziativa unica in Italia, promossa dall'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale.