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AIPo: I MONITORAGGI CONFERMANO LA PRESENZA DI TANE PROFONDE NEGLI ARGINI DI LAMONE E SENIO

Pubblicato il 10/05/2023

Numerosissime tane profonde, caratterizzate da molteplici diramazioni e con gallerie, che superano anche i 3 metri di lunghezza nella loro articolazione morfologica sotterranea: è questo, in estrema sintesi, un primo bilancio dell'accurato monitoraggio, che i tecnici specializzati di AIPo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) hanno appurato nell'esame approfondito degli argini, volto a valutarne le condizioni per il contenimento dei torrenti Lamone e Senio, il cui straripamento e rottura dei giorni scorsi, a seguito delle piogge eccezionali cadute in pochissimo tempo, hanno causato la drammatica alluvione nel territorio romagnolo, provocando gravissimi danni. Chiamato a dar man forte a Protezione Civile e Regione Emilia Romagna, il personale esperto di AIPo ha messo a disposizione nell'immediato le proprie professionalità, effettuando un primo sopralluogo a Bagnacavallo sulle sponde del Senio e subito dopo in località Boncellino e San Romualdo per ciò, che riguarda il Lamone; oltre al monitoraggio delle condizioni arginali, infatti, l'attività dell'Agenzia, in accordo col competente Ufficio di Ravenna dell'Agenzia di Protezione Civile Regionale, ha consentito di avviare da subito rilevanti operazioni sulle arginature (sfalcio e chiusura tane in un lungo tratto del Lamone) per oltre 20 chilometri, ripresa e sistemazione delle "rotte" arginali e chiusura delle tane sul Senio; tali interventi, in assenza di ulteriori e violente precipitazioni nella zona, potranno concludersi in una decina di giorni, ma che già dalla giornata odierna consentiranno con opportune opere provvisionali di aumentare in modo significativo la sicurezza dei rilevati. 

"Durante il monitoraggio tecnico sui corsi d'acqua romagnoli – confermano da AIPo – abbiamo rintracciato un abbondante numero di tane profonde, che hanno senza dubbio incrementato i livelli di fragilità delle strutture arginali; sono state individuatetane e gallerie realizzate da animali fossori, oltre che la presenza diffusa sugli stessi di ungulati. Abbiamo subito risposto all'invito di Protezione Civile e Regione e siamo tuttora al lavoro per contribuire a risolvere numerose situazioni di pericolosità, mettendo a disposizione anche personale per il monitoraggio in corso di eventuali eventi, già previsti a livello meteo nelle prossime ore".

Al fine di evitare equivoci, AIPo precisa che le esondazioni verificatesi in area romagnola sono state comunque causate dal fenomeno di "sormonto arginale", causato dall'eccezionalità della piena. Le tane rilevate, infatti, sono state 6 in oltre 20 chilometri, ma non hanno nella fattispecie pregiudicato la stabilità arginale nei punti di fuorisucita. L'Agenzia conferma e rassicura che tutte sono già state riprese e sistemate. I tratti monitorati sono in aree classificate in terza categoria e non interessate in maniera diretta dagli ultimi eventi; la via preventiva era comunque mettere in sicurezza idraulica anche queste zone in quanto la presenza di tane rappresenta un punto di criticità da tenere sonno stretta osservazione. L'attività di monitoraggio di AIPo , dopo eventi come questi , permette di individuare le criticità generate in corso di piena.

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