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DOPO LA SICCITA’, GLI ALLAGAMENTI

Pubblicato il 12/05/2023

Dalla siccità all'allarme allagamenti: anche il Veneto è stato colpito da un'ondata di maltempo, che ha comportato diversi problemi in alcune aree, soprattutto nel Basso Veronese, nel Polesine e nella Bassa Padovana, dove in poche ore sono scesi oltre 130 millimetri di pioggia con punte superiori a mm. 180. Le situazioni più difficili si sono registrate nei comuni di Castagnaro e Villa Bartolomea, dove il Consorzio di bonifica Veronese ha attivato gruppi idrovori per favorire il deflusso delle acque e poco più a valle, nel comprensorio del Consorzi di bonifica Adige Po, tra i comuni di Badia Polesine, Occhiobello e Salara. A Rovigo l'esondazione del canale Ceresolo ha comportato l'allagamento di alcune campagne in prossimità del centro abitato; allagamenti anche nella Bassa Padovana, a Megliadino San Vitale e Monselice, con situazione di grande attenzione per il fiume Fratta.

In ripresa sono le portate dei grandi fiumi, senza destare però particolare apprensione. Alle ore 16.00 di ieri, giovedì 11 Maggio, il Piave ad Alano ha toccato mc/s 211; il Brenta a Bassano del Grappa mc/s 166,91; il Bacchiglione a Montegalda mc/s 29,87; mc/s 528 per l'Adige a Verona.

In questo Maggio dal sapore molto autunnale si registrano anche significative nevicate in montagna, ma è ancora presto per capire come incideranno sul bilancio idrico regionale. Quel che è certo, al di là dei disagi per gli allagamenti, è che dopo mesi di siccità ora l'acqua sta scendendo e sta finendo a mare per l'impossibilità di trattenerla in adeguate opere d'invaso.

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