"Pur non essendo i fiumi in diretta competenza, i Consorzi di bonifica sono in stato di allerta, collaborando con le Autorità locali – rende noto Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – In caso di emergenza, sono, infatti, pronti a contenere le masse d'acqua attraverso esperte manovre idrauliche, sperando che improvvisi cedimenti o sormonti arginali non facciano collassare anche la rete idraulica minore, come già verificatosi ad inizio Maggio proprio in Romagna."
"I dati raccolti dal nostro Osservatorio sulle Risorse Idriche evidenziano che purtroppo sta piovendo soprattutto su Romagna e Marche, cioè territori già colpiti recentemente da gravi alluvioni e per questo ancor più fragili": a sottolinearlo è Francesco Vincenzi, Presidente ANBI
In entrambe le regioni, impressionante è la crescita delle portate fluviali in poche ore, a seguito di abbondanti precipitazioni.
In Romagna, dalle prime ore del mattino sono caduti 80 millimetri di pioggia a Santa Monica, mm. 90 a San Cassiano sul Lamone, mm. 76 a Cesena, mm.85 a Monte Romano, mm. 88 a Castrocaro; il livello del fiume Savio è cresciuto di 6 metri e mezzo, il torrente Uso di m.5, il Marzeno di quasi 4 metri e mezzo, il Voltre di m.3, l'Ausa di 3 metri ed il Pisciarello di 2 metri e mezzo.
Nelle Marche, a Pesaro oggi sono finora caduti oltre 80 millimetri di pioggia, così come a Fano ed in generale sulla fascia più settentrionale della regione (entroterra e costa), mentre a Senigallia sono caduti 66 millimetri; di conseguenza il fiume Foglia è cresciuto di quasi 4 metri in 10 ore, mentre il Misa si è alzato di 3 metri in 6 ore, raggiungendo il livello di piena.