Il Consorzio di bonifica è al lavoro per costituire o entrare a far parte di una Comunità Energetica. Queste consistono in uno schema innovativo, in cui la produzione e il consumo di energia, proveniente da fonti rinnovabili locali, viene premiata con incentivi statali, andando ad abbattere il costo delle bollette e ad ammortizzare l'investimento. Cittadini, attività commerciali, imprese ed enti territoriali possono unirsi per produrre e condividere la propria energia prodotta da fonti rinnovabili ed essere protagonisti nella transizione energetica.
l legislatore europeo e quello italiano stanno definendo la normativa di dettaglio, ma è già chiaro che questa forma di produzione e consumo di energia rinnovabile rappresenta il futuro del settore in un contesto importante per il Consorzio, che solo nel 2022 ha consumato oltre 1.900.000 kilowattora per una spesa superiore a 880.000 euro e che prevede, per il 2023, un consumo di 3.200.000 kiloWattora per 1.228.318 euro.
"Sono troppe le variabili legate ai costi dell'energia, di cui dobbiamo tenere conto per mantenere un equilibrio nella buona conduzione dell'ente - spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi - Durante i periodi piovosi, il Consorzio consuma grandi quantità di corrente per poter azionare gli impianti idrovori, essenziali per garantire il corretto e rapido allontanamento delle acque dai territori, rendendoli sicuri. Inoltre, il mercato instabile genera fluttuazioni dei costi, che si ripercuotono inevitabilmente sulla gestione. Le Comunità Energetiche Rinnovabili, oltre a favorire l'autoconsumo a livello locale, rappresentano l'unica soluzione per usufruire degli incentivi statali, erogati dal GSE sulla produzione di energia derivante da fonti rinnovabili."
In attesa della normativa definitiva, il Consorzio si sta adoperando per valutare tutte le possibili soluzioni, che portino alla costituzione di Comunità Energetiche territoriali, assieme ai Comuni del comprensorio, che si renderanno disponibili.