"Una Calabria ricca di acqua, un patrimonio di investimenti che hanno dato vita ai beni collettivi locali, che caratterizzano la nostra regione. A causa dei cambiamenti climatici, luglio ha registrato un aumento medio delle temperature di più 4 gradi. La stagione irrigua 2015 è stata impegnativa e le richieste idriche per la perdurante calura hanno messo a dura prova l'organizzazione consortile, che ha però assicurato la distribuzione di acqua su circa 30.000 ettari anche nelle zone fornite di impianti con ridotta pressione: una gestione sapiente della risorsa idrica e che conferma l'importanza degli invasi, che trattengono l'acqua per distribuirla, quando necessita. Il completamento e l'ammodernamento degli schemi irrigui è strategico e assolutamente vitale. Ci stiamo lavorando: Piano Irriguo Regionale e risorse comunitarie dovranno dare il via a questa priorità. Ma non solo a questo": lo hanno ribadito il presidente, Marsio Blaiotta ed il vicepresidente di ANBI Calabria, Roberto Torchia, che ha illustrato l'impegno del sistema consortile su equilibrio dei bilanci, catasto, Piani di Classifica (è stato annunciato che saranno approvati dalla Regione entro il prossimo gennaio), trasparenza, processo continuo di informatizzazione.
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, ha riconosciuto il lavoro dei consorzi di bonifica calabresi, che sono diventati un modello di riferimento per il Sud.
"L'autogoverno – ha affermato – è essenziale per mantenere il costo dell'acqua, accessibile per gli agricoltori. La sfida è sull'utilizzo delle risorse della programmazione 2014-2020, sul Masterplan per il Sud e sul Piano Irriguo Nazionale. I consorzi devono essere sempre un passo avanti, pronti a raccogliere nuovi impegni e competenze nel solco della multifunzionalità."
Il vicepresidente della Regione Calabria, Antonio Viscomi, ha riconosciuto il ruolo di sussidiarietà dei consorzi e ha parlato di competizione tra territori, innovazione, coesione. Nell'ambito dei fondi comunitari ha rivendicato l'importanza del P.R.A. (Piano Rafforzamento Amministrativo) che, approvato dalla giunta regionale, è stato importante per la programmazione comunitaria. Ha sottolineato l'importanza della coprogettazione e della semplificazione.
"Bisogna partire dalle misure, individuare le strategie ed emanare i bandi – ha affermato - L'interlocutore è l'impresa, che è fondamentale."
Pietro Molinaro, presidente Coldiretti Calabria, ha ribadito il grande ruolo dei consorzi di bonifica ed i passi avanti, che sono stati fatti. Crescono gli eventi meteorologici estremi; l'agricoltura è un'attività economica, che vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarne le conseguenze grazie alla manutenzione quotidiana del territorio. I consorzi hanno operato in raccordo con le Istituzioni a favore delle comunità duramente colpite e lo hanno fatto con passione, dedizione, spirito di abnegazione, consapevoli del proprio ruolo.
"Siamo scesi in campo, sporcata la maglietta e abbiamo vinto – ha affermato Molinaro - La desertificazione, la cementificazione selvaggia, i fiumi lasciati a se stessi, le discariche a cielo aperto, il dissesto idrogeologico, la perdita della biodiversità sono elementi negativi, che ricadono su cittadini ed attività economiche, in particolare sull'agroalimentare: questo non è e non può essere il futuro. Si impone un cambiamento con azioni determinate e lungimiranti; i consorzi di bonifica lo stanno facendo e vogliono farlo sempre più. I consorzi assumono un ruolo multifunzionale per sostenere il modello di sviluppo del vero made in Calabria. Ecco quindi un impegno permanente nella riorganizzazione e nella trasparenza, nel premiare il merito, nel perseguire formazione e innovazione: un cantiere sempre aperto, che porta a progettualità concrete ed efficienti – ha insistito Molinaro -. Siamo pronti a fare ancora un balzo in avanti e ad investire le risorse comunitarie della Programmazione 2014-2020 . Abbiamo voglia di continuare a lavorare per la nostra regione e i nostri agricoltori. In questi ultimi cinque anni, tanto è stato fatto ma tanto ancora c'è da fare: Bonifica, irrigazione, difesa idrogeologica e mitigazione del rischio, ingegneria naturalistica, forestazione produttiva. Siamo pronti ad essere la rete capillare della protezione civile sul territorio: questa è l'ANBI Calabria!"