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PNRR RINATURAZIONE FIUME PO E ANTI BRACCONAGGIO AL CENTRO DI UN SUMMIT

Pubblicato il 29/08/2023

Sono molteplici le attività, che incrociano inevitabilmente le competenze tra chi pianifica il territorio del futuro, chi progetta e realizza le opere necessarie e chi puntualmente si preoccupa della tutela e della vigilanza ambientale degli habitat e della biodiversità; per questo, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, AIPo (Agenzia Interregionale del Fiume Po), Regioni Carabinieri Forestali di Piemonte, Lombardia , Veneto e Emilia Romagna hanno tenuto un summit con l'obbiettivo di rafforzare operativamente le intese ed il coordinamento nelle aree fluviali e perifluviali nell'ambito di quanto previsto dall'accordo-quadro. 

Oltre al consolidato rapporto, che lega quotidianamente queste realtà ed alle più recenti convenzioni sul tema dell'antibracconaggio, l'incontro-online ha presentato un dettagliato approfondimento sul più grande ed ambizioso progetto di matrice ambientale, che il Governo italiano ha inserito nelle opere prioritarie da finanziare con il Piano di Ripresa e Resilienza ovvero il progetto di "Rinaturazione dell'area del Fiume Po". Un progetto che, dopo l'approvazione delle 56 schede tecniche di intervento e l'ottenimento del relativo sostegno economico, sta entrando nel vivo della realizzazione e dell'espletamento di tutte le procedure burocratiche, che richiede il PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) comunitario: iter complessi, da realizzare in tempi ristrettissimi per tempistiche di verifica del nostro sistema nazionale. 

A breve AIPo (in sinergia con il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - M.A.S.E, l'Autorità del Fiume Po e gli enti regionali coinvolti) presenterà le prime aree, in cui saranno aperti cantieri nei primi mesi del 2024 ed è fondamentale che in tutti questi processi siano sempre coinvolti i comandi delle Regioni dei Carabinieri Forestali, così come nelle analisi degli effetti territoriali successivi alla pratica sostenibile di riforestazione e all'insegna sostanzialmente di un nuovo modello di gestione più naturale dei corsi d'acqua.

Proprio in quest'ottica, i Carabinieri Forestali stanno implementando le attività e le dotazioni, al fine di tutelare, prevenire, verificare e, nel caso, reprimere le pratiche illegali anche per le attività, che riguardano l'occupazione indebita dei suoli demaniali: un'attività strategica, che sarà fondamentale proprio nella fase realizzativa delle opere programmate.

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