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RINATURAZIONE PO PROCEDE CELERMENTE

Pubblicato il 11/09/2023

Procede celermente e secondo programma pianificato il progetto di "Rinaturazione dell'area del Po", inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per favorire la transizione ecologica; si tratta di un progetto di ampio respiro, che tra i suoi principali traguardi vedrà la riduzione dell'artificialità dell'alveo del Grande Fiume attraverso la riattivazione e riapertura dei rami abbandonati. 

Il corso d'acqua più lungo d'Italia, corridoio ecologico e patrimonio inestimabile di biodiversità, così come l'area padana attraversata da ovest ad est, ha lungamente subito una forte pressione antropica, che progressivamente ha generato evidenti squilibri ambientali e questo primo, rilevante investimento comunitario (coinvolgerà 4 regioni, 106 comuni, 12 province, 29 aree protette e 42 siti natura 2000), rappresenta un mosaico di rigenerazione irrinunciabile. 

È proprio per questo che il percorso trasparente, periodico e puntualmente condiviso con tutti gli enti competenti mostra, "step by step", che l'iter del progetto di "Rinaturazione dell'area del Po", coordinato dall'Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po e realizzato da AIPo -Agenzia Interregionale per il Fiume Po, sta procedendo senza indugi per garantire il rispetto dei target previsti dall'Unione Europea: un risultato non scontato, se si considera il repentino mutamento dello scenario globale, l'oscillazione dei costi delle materie prime e le comprensibili difficoltà, che numerose amministrazioni in tutto il Paese hanno affrontato nella messa a terra del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto di Rinaturazione, infatti, per ora procede con velocità ed AIPo (in qualità di soggetto attuatore del piano da 357 milioni di euro realizzerà l'intera opera diffusa) rimarca come sia già coeso il gruppo di progettazione e siano già state individuate le prime aree di intervento, che saranno presentate a breve in accordo con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e con le Regioni coinvolte.

Nessun indugio, dunque, ma la certezza che finalmente azioni mai realizzate prima d'ora a favore di una rigenerazione del territorio ed all'insegna della sostenibilità ambientali possano trasformarsi, in tempi adeguati, in opere utili di ripristino naturalistico-forestale e idraulico-morfologico. L'occasione rappresentata dalla fase esecutiva più concreta di lavorazione nelle aree individuate sarà comunque un'opportunità proficua per il coinvolgimento delle amministrazioni locali e molteplici portatori di interesse dopo che, nell'autunno scorso, Autorità di bacino ha già provveduto ad organizzare diversi incontri sul territorio nelle aree interessate per presentare il Programma d'azione.

La Corte dei Conti ha approvato l'operato del Ministero sui molteplici piani di intervento del P.N.R.R., tra cui proprio il Piano di Rinaturazione dell'area del Po, che AIPo sta realizzando.

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