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IRRIGAZIONE: UNA RISORSA PER L’AGRICOLTURA, IL TERRITORIO E L’AMBIENTE DELLA LOMBARDIA

Pubblicato il 24/10/2023

Dopo la straordinaria criticità del 2022, anche la stagione irrigua appena conclusa non è stata affatto nella norma. In un convegno a Milano, ANBI Lombardia (l'Associazione regionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) ha anticipato i primi dati, che saranno sviluppati (come ha preannunciato il direttore, Gladys Lucchelli nella sua introduzione) nell'edizione 2023 del Report edito dal CeDATer, il centro dati dedicato all'acqua e al territorio rurale, nato dalla collaborazione con Regione Lombardia.

"Irrigazione e reticolo idrico fanno parte integrante della vita della pianura" è tornato a ricordare Alessandro Rota, presidente di ANBI Lombardia, nel confronto che ha visto la partecipazione degli assessori regionali Alessandro Beduschi (Agricoltura), Gianluca Comazzi (Territorio), Giorgio Maione (Ambiente) e Massimo Sertori (Enti locali e Utilizzo risorsa idrica). "Una prova concreta l'abbiamo avuta dall'abbassamento del livello delle falde sotterranee - ha evidenziato nel suo intervento - dovuto proprio alle riduzione degli apporti irrigui causati dalla siccità." 

Da qui l'importanza del monitoraggio e delle decisioni da adottare in una scala di bacino: la regolazione dei laghi, la revisione dei periodi di concessione, gli utilizzi idroelettrici lungo le aste fluviali sono alcuni dei temi posti dall'associazione dei consorzi e su cui è necessario intervenire con urgenza. 

Gli scenari da fronteggiare sono noti. Una diversa distribuzione delle piogge con il crescere delle stagioni siccitose, insieme al drastico calo degli apporti nevosi (si stima la fine del ghiacciaio dell'Adamello entro il 2100), è sempre più accompagnata, secondo i dati presentati dal professor Gandolfi dell'Università degli Studi di Milano, da un significativo aumento delle temperature e conseguentemente del fabbisogno idrico delle colture. Serve dunque una forte azione per la mitigazione e l'adattamento delle conseguenze della crisi climatica. Al commissario straordinario nazionale per la "scarsità idrica", Nicola Dell'Acqua, il presidente, Rota, ha illustrato le linee d'intervento, messe in campo dal sistema consortile. 

"Proprio in questi giorni – ha anticipato Rota - la Regione Lombardia proporrà al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 13 progetti strategici, per un valore di poco meno di 260 milioni di euro, elaborati dai consorzi per la revisione del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali per la Sicurezza nel Settore Idrico (P.N.I.I.S.S.I.). Si tratta di progetti di largo respiro e che vanno nella direzione dell'ottimizzazione, nonchè nella sempre maggiore efficienza nell'uso dell'acqua." 

La documentazione a supporto della progettazione già esecutiva e cantierabile, ha aggiunto il leader di ANBI Lombardia, "mette in luce, numeri alla mano, le importanti ricadute economiche, sociali, territoriali e ambientali, che questi interventi assumono, dimostrando tra l'altro significative percentuali di ritorno degli investimenti". 

Si tratta di un quadro di interventi, come ha commentato l'assessore, Sertori, "predisposto in condivisione con ANBI Lombardia. Un ventaglio di proposte, che mira a valorizzare le risorse idriche della nostra regione, a garantire la sicurezza e ridurre l'impatto ambientale nella gestione degli invasi e, non ultimo, al miglioramento della resilienza dell'agroecosistema irriguo, tramite bonifica e irrigazione".

Le proposte di ANBI sono articolate e coinvolgono tutti gli aspetti della gestione dell'acqua, ha rimarcato il direttore nazionale dell'Associazione, Massimo Gargano: "dal piano invasi all'automazione e il telecontrollo, dalle opere di messa in sicurezza del territorio alla valorizzazione ambientale: sono moltissimi gli esempi della capacità gestionale e di progettazione dei consorzi". 

"Per noi – ha aggiunto il direttore – la ricetta è sempre la stessa: infrastrutturazione del territorio e innovazione per l'ottimizzazione d'uso della risorsa idrica. Oltre ai 13 progetti strategici del P.N.I.S.S.I. già ricordati, il nostro piano di efficientamento della rete idraulica in Lombardia vale complessivamente quasi un miliardo di euro con grande attenzione anche alla sicurezza idraulica."

Infine, ecco i numeri dell'irrigazione e della bonifica in Lombardia: 650.000 ettari di superficie irrigata; 40.000 chilometri di reticolo idrico, di cui km. 3500 di condotte forzate sotterranee; 77 impianti di sollevamento delle acque superficiali; 750.000 ettari serviti da opere di scolo delle acque, di cui 96.000 per sollevamento meccanico; 26 impianti idrovori per la difesa idraulica con capacità di oltre 230 metri cubi al secondo.

Modificato in data 25/10/2023 09:51

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