È stato un sentito intervento quello proposto da Michele Maiani, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche, in occasione del convegno inaugurale del progetto sperimentale "Prendiamoci cura del Misa: raccogliere per contenere, promuovere prevenire" tenutosi a Senigallia.
E' stato un evento partecipato e che ha visto sul tavolo dei relatori anche Andrea Montresor (coordinatore territoriale di Federforeste), Maria Letizia Gardoni (presidente Coldiretti Marche) e Mirco Carloni (presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati), primo sostenitore della liberalizzazione della raccolta del legname a favore dei privati e del relativo decreto.
Nel confermare la grande importanza del progetto e la totale disponibilità del Consorzio di bonifica al suo sviluppo, Maiani ha anche ricordato il ruolo di servizio dell'ente consortile nei confronti dell'autorità idraulica del territorio, ovvero la Regione Marche.
«Il Consorzio di bonifica ha le competenze necessarie per proporre soluzioni utili, farsi promotore di innovazione, progettare infrastrutture attraverso la società "in house" Bonifica Marche Engineering, seguire cantieri; a monte di tutto questo però c'è sempre e necessariamente la Regione, che definisce le priorità del territorio, programma gli interventi e decide attraverso chi realizzarli.»
In chiusura, Maiani ha proposto di attivarsi con un progetto parallelo a quello del recupero del legname, puntando alla valorizzazione del materiale inerte e cioè della ghiaia: «Anche in questo caso parliamo di economia circolare e con plurime finalità; in primis, quello di avere fiumi puliti e che non trasportano sedimenti e poi tutte quelle, che derivano dal suo riuso. Le aziende del settore possono impiegarli secondo le loro competenze e le amministrazioni comunali possono contare su nuove entrate da destinare alla collettività.»