Un ettaro coltivato a seminativo non irriguo come il frumento genera 1.200 euro all'anno, lo stesso ettaro destinato a coltura irrigua, come il mais, genera 2.400 euro; il valore sale a 15.000 euro ad ettaro in caso di colture di pregio (orticole, frutteti), possibili solo con la garanzia della risorsa irrigua. La garanzia di disponibilità d'acqua per l'irrigazione incide in maniera determinante sulla redditività delle aziende agricole venete.
I dati sono riportati nel report che ANBI ha presentato con ANBI Veneto per illustrare il progresso dei cantieri di efficientamento irriguo, avviati dai consorzi di bonifica del Paese, grazie ai finanziamenti del Ministero all'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste; un report che, sia a livello nazionale sia a livello regionale, dimostra la capacità e la velocità di azione dei consorzi di bonifica, che ad oggi vantano il totale rispetto dei cronoprogrammi: un aspetto fondamentale anche in chiave di P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e non scontato in un contesto generale spesso rallentato dalla burocrazia.
"Il report si focalizza sui dati del M.A.S.A.F – spiega il presidente di ANBI Veneto, Francesco Cazzaro - Si tratta di un quadro rappresentativo, dal quale emerge la capacità dei consorzi nel tradurre in cantieri, nel pieno rispetto dei tempi, le risorse necessarie al sistema agricolo per fronteggiare i cambiamenti climatici. Ottimizzare la distribuzione è necessario per garantire a tutti gli agricoltori la risorsa irrigua, elemento fondamentale per la produzione di qualità e le redditività."
Il quadro veneto dei finanziamenti M.A.S.A.F. vede i consorzi di bonifica impegnati in 18 cantieri per un totale di € 197.774.787,60 stanziati tramite P.S.R.N. (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale) 2014-2020 (11 interventi), P.N.R.R. misura 4.3 (4 interventi) e Legge 178/2020 (3 interventi).
"È un indicatore significativo – spiega il direttore di ANBI Veneto, Andrea Crestani – perché dal Ministero all'Agricoltura deriva oltre la metà dei circa 370 milioni di euro di finanziamenti ministeriali, che i consorzi veneti sono riusciti ad attrarre, grazie al lavoro dei propri uffici di progettazione."
Nuovi impianti d'irrigazione a pressione, rifacimento e manutenzione straordinaria di canali e canalette, installazione di misuratori e sistemi di automazione e telecontrollo: del grande piano di efficientamento irriguo, ad oggi finanziato dal MA.S.A.F., beneficeranno 61.077 ettari di campagne sui circa 600.000 serviti dai consorzi di bonifica. In queste aree, rispetto agli iniziali 364,4 milioni di metri cubi di risorsa idrica distribuita, si arriverà ad una riduzione delle perdite di 123,3 milioni: un risparmio superiore al 30% e che toccherà il 42%, grazie all'innovazione tecnologica in ambito d'irrigazione di precisione ed agli strumenti di consiglio irriguo.
Gli interventi mirano a preservare e potenziare un'agricoltura che, ad oggi, nelle sole aree interessate dagli interventi, genera 171.700.000 euro all'anno di produzione vendibile, gravemente minacciata dalle crisi idriche, che da vent'anni a questa parte si avvicendano in media un anno ogni tre.