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POMPE IDROVORE ACCESE E COMPRENSORIO MONITORATO H 24

Pubblicato il 28/02/2024

Sono 40 le unità del Consorzio di bonifica Parmense, che manterranno la reperibilità h24 per l'intera settimana a causa del passaggio di Louis, la tempesta atlantica giunta dalla Francia. I pluviometri consortili hanno registrato, in 24 ore, un quantitativo di pioggia mediamente tra i 70 e i 90 millimetri sui territori di pianura, mentre è tra i 110 ed i 120 millimetri sul crinale. Massima è l'attenzione sull'intero comprensorio a partire dell'Appennino dove, nei territori del comune di Monchio, sono previste, dopo le nevicate delle scorse ore, quantità di piogge, che potrebbero causare criticità a valle.

Il Consorzio di bonifica, grazie al telecontrollo, effettua costantemente il monitoraggio dei corsi d'acqua: sia i torrenti Enza e Parma che il fiume Taro presentavano, nella serata di ieri, livelli in diminuzione; è ripreso, però, a piovere e dunque sono rimasti accesi ben 7 impianti per il sollevamento acque nella città di Parma (Foce Abbeveratoia) e nei comuni di Busseto (Cantonale), Colorno (Chiavica Rossa e Foce Naviglio), Roccabianca (Rigosa), Soragna (Cavetto) e, proprio dalle prime ore della serata, anche Sissa Trecasali (Coltaro).

Situazione particolare nel territorio di Sorbolo Mezzani dove, già dalla tarda mattinata di martedì, è stato attivato l'impianto di Bocca d'Enza. Grazie al recente rifacimento dell'intero nodo idraulico è entrata in funzione anche una delle opere a corredo dell'intervento di intubamento del collettore Mandracchio, a valle dell'impianto: si tratta dello scarico automatizzato e che tramite due pompe (una fissa della portata di 250 litri al secondo ed una carrellata da l/sec 150), nel momento in cui non si riesce a scaricare bene "a gravità", si azionano consentendo lo scarico in uscita ed evitando che le fogne dell'abitato di Bocca d'Enza si intasino, rigurgitando fuori.

Ma l'ente di bonifica ha effettuato anche altri due importanti interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture consortili: sul canale Fossaccia Scannabecco (comune di Fontanellato), dove l'argine destro, il cui monitoraggio evidenziava un cedimento probabilmente causato da una nutria o da un tasso, è stato prontamente ripristinato; sul cantiere del canale Ottomulini (comune di Sissa Trecasali), dove la rapida installazione di una pompa mobile ha consentito alle piogge di defluire nel Taro, garantendo la messa in sicurezza del cantiere e scongiurando eventuali allagamenti.

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