Il primo coordinamento tra Riserve MAB UNESCO su un unico grande fiume di rilevanza strategica quale il Po: questo è l'oggetto del protocollo d'intesa, che riunisce le cinque Riserve della Biosfera, presenti lungo l'asta principale; un documento sottoscritto dai soggetti gestori delle rispettive Riserve.
Tutte le Riserve della Biosfera all'interno dell'accordo hanno riconosciuto la stretta relazione dei propri territori con la presenza della risorsa idrica, associata al reticolo idrografico del fiume Po, in termini di risorse ambientali, economiche, culturali e sociali. Da qui la necessità di sviluppare sinergie e collaborazioni, al fine di garantire maggiore integrazione ed efficacia rispetto ai Piani d'Azione, approvati nelle rispettive Riserve della Biosfera e, in termini più generali, ai progetti che le stesse sostengono, promuovono e patrocinano (sviluppo di scenari, interazione del sistema antropico con quello naturale, integrazione di diverse politiche e loro impatti, ecc.). Il fiume Po rappresenta un mosaico complesso e variegato sotto vari profili, costituendo al tempo stesso un unicum imprescindibile, che riunisce come un "filo blu" tutto il Nord del Paese. In questo particolare momento storico, caratterizzato da grandi cambiamenti non solo climatici, questa iniziativa rappresenta uno strumento di "governance" innovativo, in grado di supportare lo sviluppo sostenibile dei territori rivieraschi e non solo, superando la frammentazione amministrativa. Tutto quanto a supporto dell'attuazione di obiettivi di respiro internazionale, quali i 17 "goals" di sostenibilità dell'Agenda ONU 2030 ed i "target" del Piano d'Azione di Lima all'interno del programma Man and Biosphere (Uomo e Biosfera) dell'UNESCO.
Con la sottoscrizione dell'accordo, le cinque Riserve costituiscono inoltre un tavolo di coordinamento, la cui segreteria è in capo all'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con lo scopo di lavorare concretamente sull'implementazione delle azioni congiunte da mettere in campo. Tra le tematiche principali già individuate emergono le iniziative di educazione e partecipazione attiva delle nuove generazioni; il coinvolgimento di portatori d'interesse pubblici e privati, aziende del territorio e cittadinanza, attraverso l'individuazione di "eco-attori", in grado di svolgere azioni di comunicazione e promozione di un patrimonio condiviso, contribuendo all'attuazione concreta della transizione ecologica; la raccolta di dati ed informazioni necessari per aggiornare lo stato di attuazione dell'Agenda ONU 2030, mediante l'individuazione di "punti antenna" lungo l'asse del fiume Po per la condivisione di dati, dalla sorgente al delta; la condivisione e partecipazione a progetti congiunti di valorizzazione e tutela della biodiversità e del patrimonio naturale, associato alla presenza del fiume Po.
In particolare, il tavolo di coordinamento, composto dalle cinque Riserve della Biosfera del Po, intende presentarsi all'interno della mostra "Change! Ieri, oggi, domani. Il Po", che sarà inaugurata ufficialmente a Torino, nella splendida e prestigiosa cornice di Palazzo Madama, il prossimo 27 giugno e resterà aperta fino al 13 gennaio 2025. La mostra ha lo scopo di raccontare la crisi climatica, in modo efficace ed immediato, in un progetto espositivo di alto valore, che possa essere compreso da cittadini di ogni età, trasportando il visitatore in un viaggio che, partendo dalla Sala del Senato del Regno d'Italia di Palazzo Madama a Torino e dal fiume Po, consenta un significativo impatto in ogni città italiana ed estera, sviluppando, anche in forma emozionale e coinvolgente, temi che abbiano la capacità di connettersi ad una dimensione culturale popolare. Il lancio di questa intesa tra le Riserve MAB UNESCO lungo il fiume Po, voluto proprio nel tratto centrale del fiume, cioè nella città di Cremona (già patrimonio UNESCO del saper fare liutario), rappresenta in senso figurato e reale la navigazione in corso sul grande "filo blu", che ricuce tutte le varie realtà passate, presenti e, soprattutto, future.