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CANALE SCOLMATORE CORNO-TAGLIAMENTO: SOPRALLUOGO DEL VICEMINISTRO GAVA

Pubblicato il 28/05/2024

Il canale scolmatore Corno - Tagliamento a Rive d'Arcano e San Daniele, entrato in funzione 20 anni fa, è stato visitato dal Viceministro all'Ambiente e Sicurezza Energetica, Vannia Gava, dal Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, Marina Colaizzi e dal Direttore Centrale Ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimo Canali, accompagnati dalla Presidente, Rosanna Clocchiatti e dal Direttore del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, Armando Di Nardo.

Il canale scolmatore, che corre in galleria con una sezione circolare di 5 metri di diametro, ha una lunghezza di 5.300 metri e trasporta la portata di piena dal torrente Corno al fiume Tagliamento, ove sbocca all'altezza di Aonedis di San Daniele. Le caratteristiche tecniche e la modalità di funzionamento sono illustrate dal Direttore dell'area tecnica del Consorzio di bonifica, Stefano Bongiovanni: "Con l'entrata in esercizio di fine ottobre 2004, la pericolosità idraulica dei territori rivieraschi del Corno è diminuita; non si sono più registrati, da tale data, quei fenomeni di allagamento che avevano creato danni notevoli al territorio ed alle comunità insediate." 

Inizialmente si era ipotizzato che l'opera entrasse in funzione mediamente una volta nell'arco di qualche anno, ma la modifica del clima caratterizzato da precipitazioni intense, sia pure alternate a periodi siccitosi, l'ha resa necessaria più volte all'anno come lo scorso 16 maggio, quando il valore massimo della portata scolmata ha raggiunto i 70 metri cubi al secondo. 

È necessario, è stato riferito durante il sopralluogo, realizzare un'opera idraulica della medesima tipologia per la mitigazione del rischio idraulico lungo l'asta del torrente Cormor con una galleria scolmatrice verso il torrente Torre. Nell'accordo Stato/Regione dell'8 marzo scorso sono stati previsti 80 milioni di euro a favore del Consorzio di bonifica Pianura Friulana per la sistemazione degli interventi complementari nel bacino dei torrenti Torre ed Isonzo, necessari per la loro messa in sicurezza e per predisporre i due alvei a ricevere la portata prevista dal torrente Cormor. 

"Opere ingegneristiche di questa portata sono strategiche per la messa in sicurezza del Paese –afferma la Viceministro, Gava -. Il prossimo obiettivo è la realizzazione di un analogo canale scolmatore in galleria sul torrente Cormor per garantire la protezione dal rischio alluvionale di oltre mille chilometri quadrati di territorio regionale ed il cui primo lotto è stato finanziato nell'ambito dell'Accordo per la Coesione 2021-2027. Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, titolare delle politiche di prevenzione e contrasto del dissesto idrogeologico, ha avviato la programmazione degli interventi da finanziare nel 2024, destinando alla Regione Friuli-Venezia Giulia la cifra record di oltre 30 milioni di euro. 

"Sugli interventi per la messa in sicurezza del Torre e dell'Isonzo, l'Autorità di bacino, già nel 2023 ha espresso parere favorevole alla realizzazione del canale scolmatore Cormor" conclude Marina Colaizzi.

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