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MARCO PAOLINI HA PRESENTATO IL PROGETTO “MAR DE MOLADA”

Pubblicato il 17/07/2024

Dopo VajontS 23, Marco Paolini torna a fare teatro di "prevenzione civile": il nuovo progetto Mar de Molada, sostenuto da Regione Veneto e Veneto Agricoltura, sarà un racconto corale a tappe sui prati del bacino del fiume Piave, dalla Marmolada fino a Venezia; per quattro fine settimana da metà settembre all'inizio di ottobre, dall'alba al tramonto, chiamerà a raccolta migliaia di persone per creare un racconto del territorio, partendo non dalla terra, ma dalle acque: le fonti, i torrenti, i fiumi, le valli, la laguna, cioè elementi fondamentali della vita, del nostro modello di sviluppo, dell'agricoltura, delle città.

"Dalla Marmolada a Venezia, dalle montagne al mare: un viaggio alla scoperta di un territorio fragile, in cui l'acqua scandisce e determina lo sviluppo sostenibile, sociale, ma anche economico del Veneto. Una regione, che ha compreso l'importanza della risorsa idrica e ha avviato una gestione sostenibile per affrontare sfide come la crescita della popolazione, il cambiamento climatico e la contaminazione – commenta il presidente della Regione, Luca Zaia - Mar de Molada è un evento, che nasce non solo per esplorare luoghi inediti, ma anche per fare prevenzione nel vero senso del termine: un'attività non più procrastinabile, soprattutto considerato il fenomeno del cambiamento climatico, mirata ad evitare o a ridurre i possibili danni in caso di calamità. Ecco che questo viaggio, in cui Marco Paolini ci condurrà, ha l'obiettivo di diffondere un messaggio moderno ed anche scientifico, legato alla tutela dell'ambiente ed alla sua salvaguardia. L'aspetto campestre, quello culturale e la chiave di lettura teatrale arricchiranno queste quattro tappe dedicate alla riscoperta di luoghi unici dal punto di vista ambientale e storico, ma anche teatri di tragedie ed angoli ricchi di aneddoti di vita, che riaffioreranno grazie ad una figura di spicco nel panorama teatrale italiano: Marco Paolini; la voce unica di un veneto, che conosce la sua terra e ha la capacità di combinare narrazione storica con riflessioni personali e sociali."

"Partiremo dai Serrai di Sottoguda, ai piedi della Marmolada. Lì sei anni fa, un piccolo torrente, il Pettorina, affluente del Cordevole, a sua volta affluente del Piave, ha trascinato via tutto quello, che caratterizzava il meraviglioso paesaggio di quella gola. Tra poche settimane quella gola, dopo un'opera di restauro realizzata da Veneto Acque in collaborazione con la Regione Veneto, tornerà visitabile - racconta Marco Paolini - Mar de Molada partirà proprio da questo simbolo della fragilità del luogo, in cui viviamo e scenderà con appuntamenti settimanali lungo il Piave per arrivare sull'Adriatico, a Vallevecchia, l'ultimo pezzo di costa veneta agricola, dove ancora si legge un paesaggio diverso da quello del turismo. Oggi siamo tutti preoccupati di essere vittime di un territorio fragile. Mi chiedo: perché subirne il racconto? Bisogna costruirlo, bisogna essere abitanti e sceglierlo. Questa è la filosofia del progetto Fabbrica del Mondo".

Il primo appuntamento di teatro campestre sarà all'alba di sabato 14 settembre sui prati di Malga Ciapela (Belluno) per Mar de Molada Serrai di Sottoguda, il 21 settembre alle 15 a Sospirolo (Tv) dove il Cordevole sta per buttarsi nel Piave ci sarà Mar de Molada Certosa di Vedana, la settimana successiva ancora lungo il Piave per Mar de Molada Grave del Montello, per chiudere il 5 ottobre alle 16.30 con Mar de Molada Vallevecchia nella Brussa, poco sopra l'estuario del Piave.

"Questo progetto – interviene l'assessore regionale al Territorio e alla Cultura, Cristiano Corazzari-, testimonia oggi una sensibilità diversa nei confronti dei valori ambientali, una sensibilità nuova che è stata fatta propria dall'Amministrazione regionale e ne è testimonianza il fatto che tra gli investimenti di maggior peso ci sono proprio quelli verso il territorio e la sua tutela. La convinzione è che il connubio tra mondo della cultura da un lato e dall'altro tecnici e amministratori che si occupano di gestione delle acque e del territorio, sia un viatico importantissimo per diffondere una nuova sensibilità nei confronti dell'ambiente: abitiamo un territorio fragile bisognoso di tutela e in questo è necessario il lavoro dell'intera comunità. Grazie agli artisti per questo importante progetto, e grazie ai volontari e alle amministrazioni territoriali coinvolte per il prezioso supporto operativo a sostegno di questo progetto".

Per creare questo progetto Paolini è partito con lo studio della documentazione dell'Arpav e delle fonti regionali per tutto quel che riguarda l'assetto idrogeologico, si è confrontato con scienziati e tecnici esperti che nelle Università e negli enti regionali si occupano di acqua.

Mar de Molada sarà un lavoro corale. Sul palco assieme a Paolini ci saranno Patrizia Laquidara, poliedrica artista, tra le voci più intense e liriche della musica d'autore contemporanea, che accompagnerà il racconto con il canto, Giovanni Frison, musicista e compositore delle arie dello spettacolo e un coro di narratori popolari. E poi ad ogni appuntamento cori, bande, e conversazioni con scienziati e tecnici che racconteranno alcuni aspetti della vita del Piave e degli altri fiumi veneti mettendoli in relazione alla nostra esperienza.

"Ogni volta ci sarà lo spettacolo, sempre un po' diverso, ma anche conversazioni. Non venite col tempo risicato, venite per prendervi una giornata per camminare o andare in bicicletta, per stare sulle rive, per prendere in mano un sasso, per guardare quello che ci sta intorno. Perché lo spettacolo non sarà solo sul palcoscenico, sarà essere noi, 2000 persone sedute sul prato, che senza lasciar dietro di sé nemmeno una carta per terra si porteranno via qualcosa che dura e che ci lega ai fiumi della nostra terra", conclude l'attore Paolini.

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