Nonostante l'ondata di maltempo, che ha creato disagi diffusi ed annunciata dall'allerta arancione diramata dal sistema di Protezione Civile della Regione Toscana, il bilancio dei consorzi di bonifica della Toscana è chiaro: il reticolo idraulico della regione ha retto bene alle piogge intense: domenica, in 12 ore sono caduti fino a 150 millimetri di pioggia, un valore nettamente superiore rispetto alla media delle precipitazioni, che a settembre è di mm.75 a Firenze, mm.86 a Prato e mm. 99 a Pistoia.
«Abbiamo registrato una sostanziale tenuta di fiumi e torrenti, nonostante le piogge ed i fenomeni intensi, rilevati su buona parte della regione, soprattutto nella parte nord della Toscana, sulla costa ed all'interno – commenta Marco Bottino, presidente di ANBI Toscana - È stato un momento complesso e siamo vicini a chi ha subìto danni e disagi: allagamenti hanno interessato un po' tutta la regione, ma si tratta di eventi non legati al reticolo, bensì alle criticità sui sistemi di fognatura, che non sono riusciti a gestire l'ingente quantità di acqua piovana, rovesciatasi sul territorio. I Vigili del Fuoco sono stati inoltre chiamati ad intervenire su alcuni tratti tombati di corsi d'acqua minori, non di competenza dei consorzi di bonifica.»
Per quanto riguarda il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, non si sono verificati problemi di rilievo nella gestione del reticolo idraulico di competenza nelle province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia. Le squadre di tecnici hanno monitorato costantemente la situazione, verificando il livello dei corsi d'acqua, sempre rimasto sotto il livello di guardia. Sono serviti invece alcuni interventi sugli impianti idrovori: la prima vera pioggia di fine estate, infatti, ha trascinato con sé tutto il materiale, che si era depositato, nei mesi scorsi, nell'alveo dei canali. I tecnici si sono attivati per effettuare pulizie localizzate sulle griglie, così da rimuovere parte del materiale trasportato dai fiumi e consentire il funzionamento a pieno regime degli impianti idrovori.
Sul territorio del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno le precipitazioni non sono state di particolare entità, se si esclude l'area dell'Alto Casentino. I tecnici del Consorzio di bonifica hanno comunque effettuato sopralluoghi e ricognizioni in tutte le vallate, ma non si registra nessun danno importante neppure alle opere idrauliche.
Nel comprensorio del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno i fiumi hanno raggiunto livelli alti ma, anche nelle zone interessate da allagamenti, i corsi d'acqua non hanno destato particolare attenzione: ad essere andati in crisi sono il sistema di fognatura e, in alcuni casi, i tratti tombati di fossi minori. Attivi sono monitoraggio e vigilanza dei livelli dei corsi d'acqua: dai principali affluenti del fiume Arno, come Bisenzio ed Ombrone Pistoiese, a tutto il reticolo minore, in particolare nel Pistoiese, a Prato e nella Piana Fiorentina. In serata è entrato in funzione l'impianto idrovoro di Castelletti a Signa (Firenze), che solleva le acque del reticolo minore di Prato nell'Ombrone. Squadre di operatori e tecnici hanno verificato il corretto funzionamento di tutte le opere idrauliche e sono interventi sul campo, come all'impianto idrovoro sul torrente Senice a Quarrata (Pistoia), dove è stato risolto un problema allo sgrigliatore. Tecnici del Consorzio di bonifica hanno inoltre supportato il Comune di Pistoia nel monitoraggio della Settola.
Un'intensa perturbazione ha interessato il territorio del Consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno nella giornata di domenica e nella notte fra domenica e lunedì, facendo registrare cumulati di precipitazioni importanti: Montopoli mm.126,8; Pisa mm.102,8; Castelmartini mm.100,8; Vinci mm. 90,6; Montecatini Terme mm.71,8; San Miniato mm.92,2; Cerreto Guidi mm. 87,6; San Giovanni alla Vena mm.125,2. Non si sono registrati problemi degni di nota, se non piccoli allagamenti localizzati, dovuti però a dinamiche legate a fognature bianche o tombini stradali. Nella serata di domenica, il Consorzio di bonifica è intervenuto per la risoluzione di piccole problematiche dovute alla caduta di alcune piante in alveo ed accumulo di materiale a monte di tratti tombati. Durante l'intero evento il personale del Consorzio di bonifica ha perlustrato il territorio e monitorato in tempo reale i livelli dei corsi d'acqua e degli impianti idrovori: in particolare, sono entrati in funzione gli impianti di Agnano, Porta a Lucca, Campalto, Pisa Sud, Marina di Pisa, La Vettola, Ragnaione, Padulella, Arnaccio, Guasticce interporto, Cateratto, Stagno e Ugione.
Anche nelle province di Livorno e Grosseto, di competenza del Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa, i forti temporali hanno creato disagi, ma niente da segnalare dal punto di vista dei corsi d'acqua. Il CB5 si è mobilitato a seguito dell'allerta meteo, mantenendo un monitoraggio attento e costante sui corsi d'acqua in gestione. Il reticolo idrografico ha tenuto e non si sono verificate esondazioni.
Il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud è stato impegnato nel monitoraggio del reticolo di gestione, ingrossato dalle pesanti precipitazioni, ma non si sono registrate criticità, nonostante la pioggia intensa: sulla piana grossetana e su alcune zone del Senese sono caduti 60 millimetri in poche ore della serata, mentre nel nord della provincia di Grosseto si sono raggiunti addirittura i 110 millimetri. Costantemente monitorati dal personale di CB6 sono i torrenti Fossa e Sovata: i loro livelli si sono alzati, ma non è stato necessario attivare il servizio di piena. Regolare il deflusso negli altri corsi d'acqua, tra i quali il fiume Ombrone, che pure nella mattinata di lunedì appariva ingrossato dalle precipitazioni. Sono entrate tutte in funzione nella serata e nella notte, fino alla mattinata di lunedì, le 38 pompe idrovore gestite dal Consorzio di bonifica e che hanno contributo a rimuovere dal reticolo l'acqua in eccesso.