Per far defluire gli eccezionali quantitativi d'acqua dal comprensorio gestito, i tecnici del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale hanno azionato anche l'idrovora consortile di Boretto (in grado di sollevare fino a 25 metri cubi al secondo nel fiume Po), eseguendo alcune manovre speciali per poter attivare il funzionamento dell'impianto: quando il livello del Grande Fiume raggiunge quote analoghe a quelle di questi giorni, infatti, non sarebbe possibile l'utilizzo delle pompe per il sollevamento delle acque. Ciò nonostante il Consorzio di bonifica, per poter fronteggiare una situazione emergenziale particolarmente difficile, è riuscito nelle operazioni di accensione delle pompe, operando poi l'unica scelta possibile per far defluire le acque in sicurezza: quella di una "tracimazione controllata" all'interno del piazzale e del capannone posti tra chiavica e controchiavica dell'impianto consortile: un sacrificio necessario, che ha avuto esito positivo, riuscendo sensibilmente a ridurre il livello del canale Derivatore e l'apporto d'acqua nella Parmigiana Moglia da scaricare nel fiume Secchia a Mondine, nel Mantovano.
Queste manovre di natura eccezionale, favorite dal fatto che anche le condizioni meteorologiche hanno agevolato il deflusso della piena nel comprensorio, contribuendo all'abbassamento dei livelli dei principali collettori di scolo del sistema delle Acque Alte (Canalazzo di Brescello, Canale di Risalita, Canale di Castelnuovo, Cavo Bondeno, Cavo Tresinaro, Cavo Naviglio e Cavo Lama), ora sensibilmente calati.
Rimane, invece sotto pressione, il sistema delle Acque Basse con i collettori principali (Alfiere e Acque Basse Reggiane) in grande difficoltà per lo smaltimento dell'acqua, fuoriuscita dalle rotte arginali di Crostolo, Cavo Cava e Canalazzo Tassone, corsi d'acqua la cui gestione è in capo ad AIPo, l'Agenzia Interregionale per il Fiume Po.
Per gestire questa eccezionale quantità d'acqua e cercare di limitare i danni, il personale consortile sta incontrando gli amministratori ed i relativi uffici tecnici dei Comuni interessati (Castelnovo Sotto, Poviglio, Gualtieri, Cadelbosco di Sopra e Novellara) allo scopo di concordare le azioni di protezione civile da adottare e, al contempo, si sta progettando le azioni da adottare per smaltire in tempi rapidi l'acqua scaricata nel sistema consortile dai corsi d'acqua principali.
L'ente di bonifica continua a lavorare al massimo con le principali idrovore (San Siro, Mondine, Torrione, Boretto), che seguitano ad operare a pieno regime, sollevando complessivamente oltre 150 metri cubi al secondo di risorsa idrica nei corsi d'acqua esterni alla rete consortile; oltre a ciò, uomini e mezzi del Consorzio di bonifica proseguono celermente nelle operazioni di ripristino di quelle rotture arginali, avvenute nel proprio reticolo, per porre il sistema scolante in condizioni di sicurezza al più presto.
"Il nostro impegno prosegue senza sosta nei territori gestiti del Reggiano, Modenese e Mantovano - sottolinea il presidente dell' "Emilia Centrale", Lorenzo Catellani - Desidero ringraziare il Consorzio di bonifica Terre di Gonzaga in Destra Po per l'aiuto e la collaborazione, che sta offrendoci nel ricevere parte delle acque, che stiamo facendo defluire alleggerendo, in tal modo, la pressione sulle nostre Acque Basse: un contributo fondamentale nella gestione di questa complessa piena."