GOCCIA VERDE ANBINFORMA AMBIENTI D’ACQUA MAGAZINE IRRIGANTS EUROPE CAP2020 PROGETTI ANBI
ITEN
Menu mobile
Go back

MEDIO VALDARNO: SI LAVORA PER LE RIPARAZIONI IN URGENZA

Pubblicato il 20/03/2025

Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno ha dato avvio a 15 interventi di somma urgenza per la riparazione dei luoghi vulnerati dall'evento meteo del 14 Marzo scorso.

Per il Consorzio di bonifica è già cominciata da lunedì la fase delle somme urgenze, in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana, nonchè le amministrazioni locali ed attuate fin da subito pur nelle more della dichiarazione di stato di emergenza, con la quale solitamente viene definito il formale quadro amministrativo, entro cui operare.

Gli interventi previsti al momento sono 15 per un importo totale stimato di circa 12.200.000 euro: ad esserne interessati sono i torrenti Rimaggio, Zambra, Gavine e Riafone a Sesto Fiorentino, il fosso di San Donnino a Campi Bisenzio, il fosso Reale a Case Passerini, il torrente Marinella di Legri, ma anche gli alvei di Marina, Chiosina e Garille a Calenzano, il torrente Stella a Quarrata, il torrente Brana a Agliana, il torrente Orme in località Pozzale ed il rio dei Cappuccini in località Corniola ad Empoli, il Loretino a Rovezzano (Firenze).

Tutti cantieri sono aperti già da lunedì e proseguiranno senza sosta fino a quando non saranno ristabilite almeno le condizioni precedenti all'evento o laddove possibile anche migliorate.

Nella giornata di ieri il presidente dell'ente consortile, Paolo Masetti, ha eseguito sopralluoghi a Calenzano, in località La Chiusa e sul torrente Marinella di Legri, dove è in corso la riparazione delle sponde con massi ciclopici, reperiti in tempo zero e ci sono quattro escavatori a lavoro per un totale stimabile in circa 3,900.000 euro.

A Sesto Fiorentino, dove oltre che sul Rimaggio dove il Consorzio di bonifica si è messo a disposizione di Comune e Genio Civile per la risoluzione della criticità in piazza del Mercato, si sta lavorando anche all'imbocco del tratto tombato del Gavine per liberare, proprio perché per i torrenti ogni attraversamento, tombatura, riduzione di sezione è idraulicamente un elemento di rischio.

"Il Consorzio di bonifica è un ente tecnico-operativo, capace di mettersi subito al lavoro con le proprie professionalità tecniche e strutture amministrative: questa è una grande risorsa per il territorio – spiega il presidente del Consorzio di bonifica, Masetti – In queste ore, oltre a gestire segnalazioni ed interventi in urgenza, stiamo cercando di spiegare anche il nostro lavoro, le nostre competenze ed i nostri limiti. La sola manutenzione ordinaria non basta e, di fronte ad eventi meteo come questi, riemerge la chiara necessità di investimenti strutturali di prevenzione per il futuro. E' però necessario raccontare, oltre alle criticità ed alle riparazioni, anche cosa ha funzionato: la manutenzione ordinaria ha dato i suoi frutti in termini di rischio ridotto su un reticolo di 5600 chilometri di corsi d'acqua (pari alla distanza, che c'è tra Lisbona e Mosca) e su 730 chilometri di argini (la distanza tra Parigi e Berlino o la lunghezza di tutta l'autostrada A1 tra Milano e Napoli) con casse di espansione, che sono servite ad evitare il peggio in tante zone (come ad esempio a Firenze, Scandicci, Campi Bisenzio o nel Pistoiese) ed impianti idrovori, che hanno funzionato ininterrottamente per giorni, pompando complessivamente, dalla piana tra Firenze e Prato, più di 15 milioni di metri cubi d'acqua (il volume di 500.000 camion cisterna), che altrimenti avrebbero provocato allagamenti ancora più diffusi e persistenti."

Related articles