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DIGA DEL BRUGNETO: NUOVO INCONTRO RIVOLTO AL SISTEMA TERRITORIALE

Pubblicato il 12/05/2025

Si è svolto a Piacenza un nuovo incontro incentrato sul fiume Trebbia e sulle questioni legate alla diga del Brugneto: ad essere udito è stato Paolo Ferrecchi, direttore generale Cura del Territorio e dell'Ambiente della Regione Emilia Romagna.

Ad aprire la riunione è stato Luigi Bisi, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza: "Poco più di un anno fa abbiamo incontrato i Comuni piacentini prospicenti l fiume Trebbia, la Provincia di Piacenza, le associazioni datoriali del territorio piacentino, Legambiente Piacenza, i Parchi e la Biodiversità dell'Emilia Occidentale (Parchi del Ducato) ed i consiglieri piacentini alla Regione. Ne sono seguiti un percorso ed una lettera di intenti con l'impegno reciproco ad approfondire gli aspetti legati alla diga del Brugneto ed al territorio piacentino. Abbiamo poi nominato una commissione interna sempre con lo scopo di approfondire le tematiche di interesse per il territorio e, con il fine di avere un quadro il più possibile completo, abbiamo audito anche professionisti, che hanno seguito le vicende negli anni."

E' stato poi Paolo Ferrecchi, direttore generale Cura del Territorio e dell'Ambiente della Regione Emilia Romagna a prendere la parola: "Come Regione vogliamo certezza del diritto prima ancora di accordi politici, facendo valere l'interregionalità. Nel transitorio valgono le regole tenute ad oggi. Dal tavolo odierno è uscita unitarietà dei partecipanti ed elementi aggiuntivi, che porterò in trattativa. L'elemento scientifico deve essere la guida nella conduzione della trattativa."

La procedura in corso interessa le regioni Liguria ed Emilia Romagna, poiché la diga del Brugneto intercetta le acque del torrente ligure Brugneto e che naturalmente defluirebbero verso il Trebbia e poi nel Po. 

A chiudere i lavori, ancora Luigi Bisi: "Si tratta di una partita complessa ed articolata, dove l'impegno delle istituzioni territoriali e regionali continua. A loro affidiamo la nostra fiducia ed abbiamo costanti interazioni di supporto all'elaborazione dell'Istruttoria,nonchè sollecitazioni rispetto alle istanze per noi più importanti. Di quelle, che sono le fasi fondamentali sarà cura del coordinamento darne informativa. Ribadisco ancora una volta che nessuno vuole tenere nascoste alla cittadinanza le fasi dello svolgimento della pratica, ma la costituzione di un continuo dibattito può creare disinformazione ed allarmismo sul territ, che per storia, cultura e visione strategica spesso sono su posizioni differenti, che non mancano di esprimere, ma che alla fine producono un obbiettivo condiviso. Invito pertanto chi avesse posizioni di diverso genere a partecipare al nostro tavolo, al fine di evitare inutili tensioni. Il nostro obbiettivo, in aderenza alle istanze che ci sono pervenute dal territorio, rimane quello di avere una dotazione maggiore dalla diga del Brugneto, assegnata al nostro territorio, perché l'acqua rimane l'elemento fondamentale per il sistema agroalimentare, ma anche per l'ambiente, la biodiversità e per il turismo della valle."

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